Best in Show: Ducati Streetfighter V4
Quando a scuola ti hanno detto che la matematica non è un’opinione ti prendevano in giro: sappilo. Non ci credi? Se ti dico 800mila visitatori (quasi), 1887 brand, 43623 operatori del settore (di cui il 55 per cento stranieri) e 8118 tra giornalisti e influencer, tutt’al più dirai ‘apperò’. Giusto? Bene, vediamo se queste cifre se ti lasciano tiepido alla stessa maniera: quattro cilindri a V, 1103 cc, 178 chili e 208 cavalli… e allora? Vedi? Ci sono numeri e numeri. Comunque sia i primi sono quelli dell’Eicma 2019, che certificano che la moto tira ancora più di un carro di buoi e che Milano è la miglior piazza internazionale dove vederla al meglio. Molto bene. Gli altri, quelli che ti hanno risvegliato dal torpore di questa giornata fradicia, be’ sono quelli della Best in Show, la Ducati Streetfighter V4.
FORMULA VINCENTE. Del resto che Ducati fosse uno degli stand più cool del salone l’avevamo capito anche noi quando abbiamo fermato i centauri che vedete qui. A tal punto che il prode Repetto, nome in codice del robot che abbiamo in redazione che monta il girato, è andato in protezione: come un esp quando capisce che c’è qualcosa che non va. E taglia. Già perché il nome della nuova rossa di Borgo Panigale sembrava diventato davvero un intercalare da quanto era ricorrente… Il fatto è che i numeri (ancora numeri!), parlano chiaro. Quasi il 38 per cento dei votanti ha dichiarato che sì, la migliore del salone era proprio lei. La storia si sa, si ripete, e la formula del successo è sempre la stessa. Prendi un motore pistaiolo, mettilo su una scarenata e hai creato una bomba sexy. È successo con le Guzzi mono d’anteguerra come con le Honda Four di 40 anni dopo o, per rimanere a Borgo Panigale, la Monster prima serie, che ha rilanciato la moda delle naked negli anni ’90.