Bella e bestia: cifre da capogiro per la 993 GT2

930 Turbo, F40, 996 GT2, Cobra 427… sono svariate le vetture che nei decenni si sono meritate l’appellativo di “widowmakers”, letteralmente creatrici di vedove. Un termine secco, che non lascia spazio ad incomprensioni, creato per quelle mogli in apprensione per i loro mariti, di ritorno verso casa su di un bolide inferocito. “Riuscirà la mia dolce metà a gestire il turbo lag improvviso? O a domare il violento sovrasterzo in uscita di curva? E se piove?”; domande che alle volte ricevevano la risposta sbagliata. Insomma, queste auto vanno provocate solo dopo averne discusso per ore con il vostro lato spirituale, e se ce n’è una che fra tutte mette i brividi solo a guardarla, quella è proprio lei, la Porsche 911 993 GT2. 

LOOK DA PESO MASSIMO. Nasce per competere nella categoria GT2, vince due volte la propria classe a Le Mans e decine di competizioni in mano a privati, grazie ad un motore brutale e un’agilità notevole… o forse perché gli altri concorrenti avessero paura a starle troppo vicino. Guardatela: è diabolica, malefica. Passaruota rivettati assurdamente larghi, cerchi Speedline parzialmente in magnesio, un’ala posteriore che paga l’IMU, niente clima o sedili posteriori, finestrini ultraleggeri… per un totale di 1295 chili a secco, due quintali in meno della Turbo! Solo che la Turbo è a trazione integrale, qua invece i 450 cavalli e i 585 Nm sono smazzati alle sole ruote posteriori e al vostro talento. 

GARAGE DA SOGNO. Lo 0-100 viene archiviato in meno di quattro secondi e la velocità di punta sfiora i 300 orari, rendendo inarrivabile questo flat six tra quelli ancora raffreddati ad aria. Penso che assieme ad una GT3 RS 4.0 e una Carrera GT non vorrei altra Porsche all’infuori di lei nel mio garage, è tanto micidiale quanto seducente. C’è un piccolo problema tra me e questo sogno: il vile denaro. I 194 esemplari ‘homologation specials’ della 993 GT2 hanno raggiunto prezzi stellari, sia per la sua fama che per la sua rarità e ricercatezza tra i collezionisti, tanto che un esemplare – per me praticamente erotico ma nemmeno uno dei migliori – è stato venduto di recente da RM Sotheby’s a quasi 1,3 milioni di euro. 

RESTAURO DI FINO. L’esemplare in questione è quello in foto: nasce nel Maggio del ’96 con verniciatura Polar Silver, e resta di un solo proprietario fino al 2018, coprendo – hurrah! – 136.000 chilometri. Finalmente qualcuno che si gode le proprie sportive. Tuttavia, il primo proprietario non terminerà mai il suo progetto di restauro, vendendo la GT2 ad uno specialista tedesco che rifarà da cima a fondo il 3,6 litri, le sospensioni, parte degli interni e rivernicerà la carrozzeria di un cattivissimo Black Metallic. Un vero peccato averla poi venduta, anche se l’assegno da 1,275 milioni di euro – e l’incremento dell’aspettativa di vita – devono avere indorato la pillola…