BBR Models: piccoli grandi capolavori

BBR Models: piccoli grandi capolavori

Saronno. Provincia di Varese ma a 20 chilometri scarsi dal Duomo di Milano. Qui, in una moderna factory nella zona industriale dell’operosa cittadina lombarda, ha sede una delle eccellenze del settore automotive italiano, la BBR Models. Quarant’anni di storia sempre nel segno della massima qualità e della ricerca della perfezione, evitando in questi 8 lustri di attività qualsiasi concessione alle “cose facili” e al “low cost”. Oltre che nei migliori negozi di modellismo automobilistico, le riproduzioni BBR Models (in scala 1/43 e 1/18) sono in vendita nei factory store della Ferrari, della Maserati e della Pagani (gran parte della produzione attuale è dedicata alle tre Case emiliane). Ma, se siete tra gli “addetti ai lavori”, le potrete scorgere alle prémiere internazionali dei nuovi modelli di auto, perché i CEO dei marchi più prestigiosi d’Italia commissionano i capolavori BBR Models per farne dono ai VIP e ai personaggi che contano presenti alle presentazioni.

BBR-modelli-5

UN ASSORTIMENTO ECCEZIONALE. Tra i gioielli firmati BBR Models appena usciti sono da segnalare le Maserati MC20, MC20 Cielo e Grecale Trofeo, la Pagani Imola, le Ferrari SP3 Daytona, 296 GTB Assetto Fiorano e GTS, le 499 P nelle livree dell’auto vincente alla 24 Ore di Le Mans 2023 e di quella gemella autrice della pole position, la SF23, la monoposto che Leclerc e Sainz jr hanno pilotato nello scorso Mondiale di Formula 1. Ma il termine “gioiello” andrebbe applicato a ogni singolo particolare: ogni ruota a raggi di una Ferrari d’epoca in scala 1/18 è composta da diverse parti come su quella vera, le proporzioni sono rispettate nonostante gli spessori minimi ed è presente una fotincisione, visibile solo con la lente di ingrandimento, che riporta la scritta Ruote Borrani.

BBR-modelli-19

NON CHIAMATELE “MACCHININE”. Certo, i modelli BBR non sono per tutti, o meglio, per tutte le tasche. Scorrendo le novità illustrare nella homepage del sito, dove è possibile ordinare singoli modelli, bastano pochi secondi per verificare che le fasce di prezzo delle riproduzioni BBR Models si collocano attorno ai 200 euro per le miniature in scala 1/43, il formato che, storicamente, va per la maggiore, e ai 450 euro per quelle in scala 1/18, il preferito dalla clientela asiastica e nordamericana e di grande successo anche alle nostre latitudini, vista la maggior dovizia di dettagli che è possibile riprodurre su modelli lunghi 25 centimetri circa. Esistono poi modelli one-off (o prodotti in un numero limitatissimo di esemplari, al massimo qualche decina) del marchio lombardo che vanno direttamente all’asta e che vengono aggiudicati a prezzi ancora superiori, a conferma – semmai ve ne fosse ancora bisogno – che questi gioielli in miniatura rappresentano anche un investimento, per chi li possiede, al pari di un orologio raro. Del resto, basta cercare i modelli BBR fuori catalogo sulle principali piattaforme di e-commerce per reperirli, quando si è fortunati, a prezzi ben superiori al valore “da nuovo”, secondo il fenomeno “instant classic” ben noto tra gli appassionati di hypercar in scala 1/1. Quindi, l’acquisto di un modello BBR rappresenta, come accennato sopra, un investimento prima ancora che una spesa.

BBR Models F40

PICCOLI GRANDI CAPOLAVORI. Naturale domandarsi le ragioni di un prezzo ben al di sopra dei livelli dei pur riusciti modelli industriali. Basterebbe passare qualche ora in ufficio con il titolare e fondatore della BBR Models, Nando Reali, per farsi un’idea e convincersi che, oltre all’indiscutibile qualità dei modelli, realizzati rigorosamente a mano e – mai superfluo ricordarlo – su licenza delle Case costruttrici (anche quando essa non sarebbe più necessaria, come nel caso dei modelli che riproducono vetture di più di 25 anni di vita) e con la loro più stretta collaborazione, esistono fattori intangibili a determinare costi di produzione e spese generali molto elevati.

BBR Models

TECNOLOGIA E ROYALTY. Il primo fattore è rappresentato dalle royalty che devono essere versate al Costruttore (Ferrari, Maserati, Pagani) nel caso dei modelli più recenti, sotto i 25 anni di vita: non è una percentuale di poco conto ed essa va a incidere inevitabilmente sul listino finale. Ancor di più quando le royalty da versare non sono solo quelle destinate alla Ferrari ma anche quelle, per esempio, per la società di Valentino Rossi nel caso della sua 488 GT3 del team Kessel con cui il 9 volte campione del mondo delle 2 ruote ha corso nel 2021. Non solo: per lavorare in stretta collaborazione con le principali Case automobilistiche, aziende come BBR Models devono fornire garanzie finanziarie di un certo peso, anche al fine di tutelare la continuità dell’attività industriale che in determinati casi prevede anche importanti forniture di modelli a Ferrari e Maserati, per esempio. La progettazione di una riproduzione BBR destinata ad andare in commercio con il lancio dell’auto vera mette in modo inoltre tutta una serie di meccanismi non certo gratuiti. Se le “matematiche” tridimensionali dell’auto arrivano a Saronno accompagnate dai più severi obblighi di riservatezza, che passano anche da software e hardware a prova di hacker e non solo attraverso trasporti fisici certificati per evitare che informazioni sensibili come i disegni CAD dei modelli viaggino nell’etere con i rischi del caso, e se i prototipi dei modelli vengono realizzati fisicamente nella sede aziendale di Saronno, bisogna tener conto anche del fatto che, lavorando a distanza sullo stesso progetto, in scala 1/1 a Maranello e in 1/18 e 1/43 alla BBR, si debbano mettere in conto revisioni in corsa e aggiornamenti o adattamenti che chi produce 4-6 mesi dopo l’entrata in commercio della stessa auto non deve affrontare.

BBR-modelli-16

ONERI E ONORI. Essere fornitori di Case automobilistiche come Ferrari, Maserati, Pagani solo per citare tre esempi, impone inoltre alla BBR Models di garantire la più totale affidabilità tecnica e la capacità di garantire la disponibilità di tutte le competenze necessarie per completare i progetti dei modelli concordati, naturalmente con il massimo dalla riservatezza e della protezione dei dati sensibili. Tutto ciò rende indispensabile il ricorso a maestranze esperte e ultraspecializzate, difficili da reperire sul mercato, la cui retribuzione incide inevitabilmente sul costo e dunque sul prezzo finale di un modello BBR da collezione. Uno dei privilegi dell’operare su licenza e nell’ambito di un rapporto di collaborazione e fornitura con una Casa automobilistica è rappresentato dal fatto che si ha accesso agli archivi e ai materiali dei rispettivi centri documentazione, così da creare riproduzioni fedeli al 100% al vero, a cominciare dai colori. Quest’attività, di fatto consentita solo a clienti di rilievo (per esempio nell’ambito del restauro di un’auto d’epoca di grande valore), viene svolta di fatto manualmente e implica, come minimo, viaggi, raccolta e riproduzione di documenti unici, e dunque costi che il cliente finale di un “modellino” difficilmente riesce a considerare nel momento in cui si prepara a strisciare la propria carta di credito per diventare proprietario. Se nel caso di una vettura di serie attuale questa attività è relativamente rapida, lo stesso non può essere affermato a proposito di una vettura da competizione degli Anni ’50 o ’60, di cui esistono prevalentemente fotografie in bianco e nero o rare testimonianze a colori, magari sbiadite dal tempo. Discorso ancora più complesso per le auto da competizione moderne, caratterizzate da livree complesse che cambiano di gara in gara anche se magari solo nei dettagli, dal carbonio a vista e da una pletora di sticker degli sponsor.

BBR-modelli-12

RICERCA E SVILUPPO. Un altro fattore difficilmente valutabile da chi non è un esperto conoscitore del settore è rappresentato dai costi in ricerca e sviluppo, in taluni casi da affrontare obbligatoriamente per soddisfare le richieste della Casa automobilistica committente. BBR Models segue costantemente i percorsi di affinamento nei processi industriali per essere sempre all’avanguardia e, in taluni casi, gli spunti provengono proprio dai Costruttori di auto. È il caso della capote in tela della nuova Ferrari Roma Spider, il cui modello in scala figura tra le novità del momento dell’azienda di Saronno. Qui viene introdotta una innovazione sostanziale nella realizzazione della capote in tela grazie all’impiego di un materiale speciale che fornisce al tatto (e alla vista, naturalmente) la stessa sensazione del mantice di tessuto dell’auto vera, pur nel formato ridotto di 18 volte.

BBR-modelli-22

ANCHE LA “SCATOLA” È LUSSUOSA. Un ultimo elemento di cui tener conto è il packaging: alcuni modelli BBR Models sono proposti in una versione “luxury” con base in pelle, badge tridimensionale dell’auto uguale al vero e vetrinetta, e in una “standard” in cui il modello è custodito in un involucro di polistirolo protettivo all’interno della sua scatola. Ebbene, l’80% dei clienti ordina il modello nella variante più costosa, ma più gratificante da esporre. Un ulteriore dimostrazione del fatto che la qualità paga sempre, anche in queste piccole espressioni dell’orgoglio automotive italiano.

  • BBR-modelli-1
  • BBR-modelli-2
  • BBR-modelli-3
  • BBR-modelli-4
  • BBR-modelli-5
  • BBR-modelli-6
  • BBR-modelli-7
  • BBR-modelli-8
  • BBR-modelli-9
  • BBR-modelli-10
  • BBR-modelli-11
  • BBR-modelli-12
  • BBR-modelli-13
  • BBR-modelli-14
  • BBR-modelli-15
  • BBR-modelli-16
  • BBR-modelli-17
  • BBR-modelli-18
  • BBR-modelli-19
  • BBR-modelli-20
  • BBR-modelli-21
  • BBR-modelli-22
CONDIVIDI SU

Lascia un commento

INCENTIVE
VIDEO
ALTRI VIDEO