Bac New Mono: l’inglese gioca in solitario

Bac New Mono: l’inglese gioca in solitario

Nessuno è perfetto, tantomeno i britannici. Però gli va riconosciuto il fatto che quando si tratta di guida giusta sono degli abili maestri. La BAC, acronimo di Brigs Automotive Company, è specializzata nella costruzione di vetture monoposto omologate per l’uso su strada. Azienda che ha fatto tesoro del primo comandamento di Anthony Colin Bruce Chapman: la leggerezza. Così dopo la Mono e la Mono R, è arrivato il momento della New Mono. Ulteriore estremizzazione di un concetto tanto semplice, quanto difficile da rispettare, che solo un piccolo costruttore può ancora avere il privilegio di applicare. Quindi se non vi lascia basiti il dato di 570 kg riferito al peso della New Mono, c’è qualcosa che non torna. Perché la monoposto britannica pur non essendo una Formula ha tutti i requisiti per esserlo. Certo la forma è quella, con una serie di accorgimenti stilistici (e aerodinamici) che rendono il corpo vettura ibrido tra un’auto da corsa e una vettura tradizionale. La parte anteriore, anche per ragioni di omologazione, è quella con la carenatura più importante. Di fatto la New Mono non è un’auto a ruote scoperte, ma il pilota non è riparato da un parabrezza e da un tetto. E, proprio come sui Formula, poco sopra la testa di chi guida si trova la presa d’aria che alimenta il compatto quattro cilindri sovralimentato di origine Ford.

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(PICCOLO) CUORE PULSANTE. Se siete già avvezzi dello scenario proposto da BAC, riscontrerete il fatto che la precedente Mono R e la New Mono abbiano essenzialmente lo stesso stile riconoscibile dal posizionamento dei gruppi ottici anteriori. Vero, ma la New Mono, pur essendo leggermente più pesante, si è dotata di un nuovo propulsore, vantando un quadro prestazionale migliore. Con la collaborazione dello specialista Mountune, è stato elaborato il 2,3 litri dell’Ovale Blue, che risponde allo standard Euro 6d. Il fatto di avere un motore turbo, ha permesso di sviluppare una potenza massima di 330 cavalli e una coppia pari a oltre 400 Nm. Numeri che vanno letti sempre tenendo a mente i 570 kg di peso. Che possono contare sulla presenza e garanzia, di un comparto sospensioni in cui la svedese Öhlins detta legge, avendo fornito la componentistica principale. La velocità di punta tocca quota 272 km/h, mentre le 60 miglia orarie (ovvero i nostri 96 km/h) vengono raggiunte in 2″7. Valori messi in campo grazie anche alla presenza degli pneumatici Pirelli Trofeo R. Quanto basta per farvi spendere poco meno di 200.000 euro se l’idea della monoposto ha cominciato a stuzzicarvi.

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