Babieca Cid, una supercar anacronistica

Babieca Cid, una supercar anacronistica

FUORI DAL TEMPO. In un salone di altri tempi, la presenza della Babieca Cid, supersportiva senza tetto, né parabrezza, sarebbe passata inosservata. O, magari, accolta con una certa condiscendenza. Ma al “Mondiale de l’automobile 2022” di Parigi – che si tiene in questi giorni e che è densamente popolato di vetture elettriche, prevalentemente di produzione asiatica – questa barchetta viene guardata con curiosità e anche un po’ di ammirazione.

Babieca CidGUSTO SPAGNOLO. L’iniziativa è dell’artigiano francese José Cabrerizo che, in nome delle sue evidenti evidenti ascendenze iberiche, ha battezzato la vettura con il nome (Babieca) del cavallo di Rodrigo Diaz de Vivar, leggendario cavaliere spagnolo dell’XI secolo, soprannominato appunto Cid. Cabrerizo ha iniziato a costruire la sua vettura nel 2016 completamente a mano e l’ha completata quest’anno. 

MOTORE TEDESCO. Per sua stessa ammissione la costruzione è avvenuta in modo “arcaico” e ha prodotto questa roadster con telaio tubolare, trazione posteriore e motore Mercedes V12 aspirato di 6 litri di cilindrata, modificato quel tanto che basta per entrare nel cofano dell’auto e, comunque, capace di erogare 550 CV. Non molti in assoluto di questi tempi, specialmente se confrontati con quelli dichiarati da alcune tra le vetture elettriche esposte a Parigi. Ma il peso dichiarato di 1245 kg è sicuramente in grado di esaltarli. Il cambio, ovviamente manuale, è un Tremec a 6 rapporti e il ponte posteriore è quello della Nissan GT-R.

Babieca CidFUTURO INCERTO. Cosa ne sarà della Babieca Cid non si sa, anche perché le normative antinquinamento attuali ne renderebbero molto difficile la vendita, ma non possiamo che applaudire la forza di volontà e la perseveranza di José Cabrerizo, che voleva costruire il suo sogno e ci è riuscito.

 

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