Avenger 4xe, una baby Jeep super “avventurosa”
I tempi cambiano, le mode pure, ma da che mondo è mondo una Jeep senza la trazione 4×4 non è una Jeep a tutti gli effetti. La più piccola della famiglia, fino a ieri, c’era solo con la trazione anteriore, ma la casa ci ha messo una “pezza”. E l’ha fatto in grande stile: da oggi, la Avenger si può ordinare, a un prezzo di partenza di 31.950 euro, con le prime consegne previste nel secondo trimestre del 2025, anche nella “avventurosa” versione 4xe, con tutte le ruote motrici e una serie di modifiche che – assicura la casa – la renderanno molto, molto più a suo agio sui terreni “difficili”.
È 4×4… Per essere una baby suv, la Jeep Avenger di per sé non se la cava male lontano dall’asfalto: è alta 20 cm da terra e ha programmi di guida specifici per fango, sabbia e neve. La 4xe si spinge oltre, grazie a un sistema di trazione integrale del tutto particolare. Per farla breve, sotto il cofano c’è il 1.2 turbo a benzina con 136 CV che già muove tanti altri modelli del gruppo Stellantis, ma in aggiunta a quella da 29 CV integrata nel cambio robotizzato a doppia frizione e sei rapporti c’è un’unità a corrente montata tra le ruote posteriori. Quest’ultima lavora anche quando la batteria è scarica, perché in quel caso riceve energia dall’altro motore elettrico che, mosso dal tre cilindri, diventa un generatore di corrente. L’unica cosa che conta, in pratica, è non restare… a secco di benzina.
… MA SOLO QUANDO SERVE. La trazione è sempre 4×4 da 0 a 30 km/h, integrale “a richiesta” fino ai 90 (lo decide il guidatore, ma i 29 CV che muovono le ruote posteriori sono comunque sempre pronti a intervenire, in caso di perdite di aderenza improvvise, con una distribuzione della coppia fino a 50:50 tra i due assi) e solo anteriore a velocità superiori, per risparmiare carburante. Per muoversi meglio nel fuori strada, poi, il ponte torcente posteriore è stato rimpiazzato con un più raffinato schema multibraccio, che da un lato promette di guidare con maggior precisione i movimenti delle ruote sull’asfalto, dall’altro di migliorare il comfort sulle superfici più dissestate, dove tornano molto utili le gomme M+S di serie (a richiesta, i cerchi in lega neri di 17 possono “calzare” pneumatici specifici per l’off-road).
EDIZIONE LIMITATA. Più alta da terra di 1 cm e con paraurti più muscolosi e sporgenti di una manciata di centimetri, la Jeep Avenger 4xe migliora anche alla voce “angoli caratteristici”: 22º quello d’attacco, 21º quello di dosso e 35º quello d’uscita. Dietro ha un gancio molto robusto a cui la si può attaccare se si dovesse rimanere impantanati e sul tetto barre per caricare un kayak, un paio di sci o una tenda da campeggio. Quella firmata The North Face, insieme a un borsone e a una borraccia, è inclusa nel kit speciale che correda la versione di lancio realizzata in collaborazione con il noto brand di abbigliamento e attrezzatura per la montagna. Costa 37.950 euro e ne faranno solo 4806, che non è un numero casuale, ma l’altezza in metri del Monte Bianco.
NON HA PAURA DI SPORCARSI LE RUOTE (E NEANCHE I SEDILI). Nell’edizione di lancio della Jeep Avenger 4xe, disponibile in bianco, nero o grigio, i richiami alla cima più alta d’Europa si ritrovano anche nelle curve di livello impresse nella fascia centrale della plancia, sotto la tendina del tunnel centrale, nella striscia gialla sul cofano e nei sette inserti verticali della mascherina. Ma i colpi a effetto non finiscono qui: i tappetini in gomma, per dirne una, non sono lisci, ma riproducono in tre dimensioni il territorio intorno alla montagna. Quanto ai sedili, i “salsicciotti” in poliuretano nelle sedute e negli schienali ricordano quelli dei piumini The North Face. Inoltre, sono più robusti rispetto a quelli delle Avenger a trazione anteriore e, nel caso, completamente lavabili con acqua. Nessuna paura del fango, quindi, ma occhio a torrenti e fiumiciattoli più profondi di 40 cm: la scheda tecnica raccomanda di non spingersi oltre, ma con una messa a punto così la tentazione è forte…