Auto storiche: via libera alle targhe originali
Con l’approvazione prima della Camera dei Deputati e oggi del Senato, la Legge di Bilancio 2021 sta per entrare in vigore e con essa un’importante novità per il motorismo d’epoca: grazie all’emendamento 126.26 sarà – per la prima volta – possibile recuperare le targhe originali dei veicoli storici, sia in caso di reimmatricolazione, sia per tutti quelli già reimmatricolati o ritargati negli anni passati. Come sottolinea Alberto Scuro, presidente dell’ASI “questo progetto permette di recuperare l’originalità più completa di un veicolo storico […] la targa di nascita è parte integrante del veicolo stesso. Questo emendamento […] completa la serie di importanti norme conquistate dal motorismo storico nel 2020, come quella sulla conservazione dei documenti originali con l’entrata in vigore del Documento Unico di Circolazione (qui per saperne di più)”.
COSA DICE LA LEGGE. Secondo le disposizioni dettate dal testo dell’emendamento, la reimmatricolazione con targa e libretto di circolazione della prima iscrizione al P.R.A. sarà possibile alle seguenti condizioni: la sigla alfa-numerica prescelta della targa originale non dovrà essere già presente nel sistema della Motorizzazione civile, ovvero non essere riferita a un altro veicolo ancora circolante; l’auto della quale si chiede la reimmatricolazione in precedenza radiata d’ufficio o su richiesta di un proprietario, non dovrà risultare demolita ai sensi della normativa vigente in materia di contributi statali alla rottamazione. La stessa possibilità sarà infine concessa a tutti i veicoli che sono stati reimmatricolati o ritargati negli anni passati purché in regola con il pagamento degli oneri dovuti. Per conoscere tutte le modalità e i costi da sostenere per ottenere targa e libretto originali bisognerà però attendere ancora qualche tempo: entro sessanta giorni il Ministero dei Trasporti dovrebbe emanare il Decreto Attuativo.
