Aston Martin DBX: svelata la suv di Gaydon
Dopo averla vista in azione nei mesi scorsi ancora camuffata nelle mani dei collaudatori, l’Aston Martin ha tolto i veli alla DBX; la prima suv in 106 anni di storia del marchio inglese rappresenta un passo importante per rafforzare l’offerta della casa di Gaydon e prendersi una fetta di mercato del sempre più ricco segmento della super suv di lusso dominato da Bentley Bentayga, Lamborghini Urus e Rolls Royce Cullinan.
UNA VERA ASTON MARTIN? Il design della nuova Aston Martin DBX è fortemente ispirato alle coupé della gamma e riesce a dissimulare bene le dimensioni imponenti della suv (è lunga 504 cm). Davanti ritroviamo una calandra molto simile alla DB11 con i listelli orizzontali e un cofano contraddistinto da profonde nervature e da due prese d’aria. La fiancata è mossa dai grandi parafango posteriori; la linea di cintura è alta e le maniglie sono a scomparsa. Dietro si nota subito l’influenza dalla più piccola delle coupé Aston Martin, la Vantage. I fanali corrono lungo tutto il portellone mentre il lunotto particolarmente inclinato si raccorda col retro della vettura mediante un vistoso spoiler ‘a coda d’anatra’. Anche il paraurti riprende lo stile della Vantage con i due grandi scarichi laterali.
SPAZIOSA. All’interno la DBX riprende la tipica attenzione al dettaglio e le forme sportive delle altre Aston Martin con una rinnovata attenzione verso lusso e praticità. Nonostante le forme filanti, il bagagliaio ha una capacità di 632 litri a divano in uso, mentre l’abitacolo ospita fino a cinque occupanti (una prima nella storia della Aston Martin). Altre caratteristiche degne di nota sono il tetto panoramico in vetro e l’imponente console centrale ‘flottante’ che nasconde un grande vano portaoggetti. La tecnologia di bordo, di origine Mercedes, è stata aggiornata e comprende due grandi display da 12″3 per il cruscotto digitale e 10″25 per il sistema multimediale. Al di sopra di quest’ultimo sono posizionati gli usuali tasti circolari di accensione e di controllo del cambio automatico.
LE PRESTAZIONI. L’Aston Martin DBX è basata su un architettura nuova in alluminio progettata proprio per la nuova suv. Sotto al cofano si trova il 4.0 V8 biturbo benzina di origine AMG già utilizzato sulla Vantage e sulla DB11, ma rivisto nell’elettronica di gestione. Eroga 550 cavalli a 6500 giri e 700 Nm di coppia massima disponibile da 2200 a 5000 giri ed è accoppiato al nuovo cambio automatico a convertitore di coppia a nove rapporti. La trazione ovviamente è integrale ed è gestita da due differenziali: quello centrale ripartisce la coppia tra i due assi, quello posteriore a controllo elettronico gestisce indipendentemente le ruote dietro per dare alla suv un comportamento dinamico più sportivo. La nuova Aston Martin DBX accelera da 0 a 100 all’ora in 4”5 e raggiunge la velocità massima di 291 km/h.
SOLUZIONI TECNICHE. Nonostante i 2245 kg di peso della DBX, gl’ingegneri inglesi promettono un’agilità comparabile a quella della gran turismo DB11. Vedremo. Secondo loro il merito va al sofisticato sistema di sospensioni pneumatiche a controllo elettronico a tre stadi che, oltre ad aumentare l’altezza da terra fino a 23,5 cm per affrontare i terreni accidentati, possono abbassarsi fino a 14 cm e settarsi per ridurre il rollio in curva. Il comportamento della vettura cambia a seconda delle sei modalità di guida, insieme al suono del motore: più o meno vispo grazie alle valvole nello scarico.
DISPONIBILITÀ. La nuova Aston Martin DBX sarà costruita nel nuovo stabilimento di St. Athan nel Galles; le prime vetture saranno consegnate nella primavera del 2020. Il prezzo di listino (annunciato per il mercato tedesco) è di 193.500 euro.