Ares Design S1 Project Spyder: diventerà realtà?
Ares Design è una realtà recente e abbastanza defilata nel panorama automotive italiano. Nei suoi spazi bianchi e quasi asettici, in quel di Modena, si occupano di one-off, coachbuilding e restomod, con l’obbiettivo di soddisfare ogni possibile desiderio dei facoltosi clienti. Qualche esempio? Una Tesla Model S Shooting Brake, una Lamborghini Huracán ricarrozzata come una Pantera De Tomaso moderna, una Corvette Stringray anni ’60 con sospensioni e motore della Corvette C7, svariate Defender vecchia maniera con ogni upgrade possibile o Mercedes-Benz G63 AMG customizzate a tal punto da farsi notare anche per le strade di Dubai. L’ultima fatica è la renderizzazione della Wami Lalique Spyder, lussuosa roadster d’ispirazione classica, ma navigando nel sito di Ares Design abbiamo scovato un altro modello, decisamente più interessante.
IN OTTIMA COMPAGNIA. Seguendo il trend delle supercar contemporanee con carrozzeria barchetta (ve le abbiamo raccontate qui) – iniziato dalla Ferrari nel 2018 con il lancio della Monza e rinfoltito da Lamborghini SC20, Aston Martin V12 Speedster e McLaren Elva – il team di Ares Design ha deciso di proporre la propria interpretazione di auto ad altissime prestazioni senza tetto, né parabrezza. Basata sulla precedente S1 Project, la terza barchetta della Motor Valley dovrebbe essere prodotta in 24 unità e si presenta con linee sinuose, ma aggressive. Due deflettori – incastonati nella carrozzeria in fibra di carbonio – convogliano il flusso dell’aria cui sono esposti pilota e passeggero alle prese d’aria dietro i poggiatesta; interni semplici, ma eleganti tra pelle Nappa e Alcantara, al centro della plancia un sistema multimediale di ultimissima generazione.
CUORE AMERICANO. Sotto al cofano, udite udite, dovrebbe trovar posto un bel V8 aspirato in posizione centrale – derivato da quello della Chevrolet Corvette C8 – lo stesso che dovrebbe equipaggiare la versione coupé. Il propulsore, su carta, è in grado di erogare 715 cavalli con la zona rossa posta a 8800 giri, abbastanza per far fermare il cronometro nello scatto da 0 a 100 km/h in soli 2″7. Trazione posteriore, cambio a doppia frizione a otto rapporti, sistema di scarico dedicato e sospensioni a doppio braccio oscillante dotate di assi in alluminio forgiato con Adaptive Magnetic Ride Control sono sono alcune delle altre gustose feature. Diventerà realtà? Se si e se sarete interessati all’acquisto, preparatevi a sborsare almeno un milione di euro.