Analogue “vitaminizza” la Lotus Elise prima serie

Analogue “vitaminizza” la Lotus Elise prima serie

Ci sono sportive così accuratamente bilanciate e baciate da un tale e delicato equilibrio che è davvero difficile metterci le mani sopra senza fare pasticci. È il caso della Honda Integra Type R, per esempio, o della Renault Mégane RS 275 Trophy, o ancora della Lotus Elise prima serie, l’auto che nella seconda metà degli anni ’90 ha dato nuova linfa alla casa di Hethel.

(IN)TOCCABILE. La prima Lotus Elise, siglata S1, è sempre stata magica: 120 cavalli sul peso di un blocknotes, abbinati a dimensioni ultracompatte, a uno stile mozzafiato e a un telaio più leggiadro di un ladro nella notte Al debutto sul mercato, nel 1996, quella piccola supercar si impose immediatamente come un punto di riferimento per chi amava guidare davvero. Analogue Automotive, azienda britannica con sede nel West Sussex, ha deciso di giocare con il fuoco producendo non esattamente un restomod, ma un’evoluzione della Elise. 

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TANTI CAVALLI E POCHI CHILI. Il compito non è arduo, peggio. Perché rendere più veloce una S1 è facile, ma uccidere la sua purezza lo è ancor di più. Fortunatamente, i ragazzi inglesi sanno quel che fanno, e per ottenere la S1 definitiva si sono ispirati alle sue varianti migliori, la Sport 160 (un piccolo fulmine, sulle B-Roads inglesi) e la rarissima Sport 190, omologata “all’incirca” per la strada, ma affamata di cordoli. La Analogue Automotive Elise S1 SuperSport si spinge ancora più in là, migliorando ogni singolo componente e portando il quattro cilindri Rover serie K a quota 213 cavalli, chiamati a muovere un peso di appena 695 chili. Combinazione diabolica.

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COME NUOVA… La Analogue parte prima di tutto dal telaio in estrusi d’alluminio incollati tra loro (che pare una cosa alla Art Attack, invece è un processo utilizzato in ambito aeronautico) dal peso di soli 68 chili. L’intera struttura viene pulita, ispezionata approfonditamente, privata di ogni traccia di corrosione e protetta da quella futura (è garantito cinque anni). Poi si passa a ciò che è attaccato al telaio, ossia freni AP Racing più potenti, geometrie delle sospensioni riviste, ammortizzatori regolabili  e uno sterzo più diretto. La Elise, inoltre, guadagna barre antirollio maggiorate e svariate componenti in fibra di carbonio. Le prestazioni? Da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi e oltre 240 orari di velocità massima. 

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… COSTA MENO DI QUEL CHE VALE. Il cambio non è mai stato uno dei punti di forza della prima Lotus Elise, quindi Analogue è intervenuta ricostruendo la trasmissione a cinque marce e aggiungendo un differenziale autobloccante, oltre a un volano alleggerito. Il simil-restomod si conclude con uno scarico artigianale più “sguaiato”, un radiatore più efficiente, una nuova gestione elettronica del motore e fari a led. Anche gli interni sono rivisti, più curati e confortevoli, pur rimanendo spartani. Analogue propone varie combinazioni di colori per carrozzeria, hard top e cerchi: il look total black dell’auto raffigurata nella gallery rende la SuperSport aggressiva ed elusiva, ma non rende giustizia alle bellissime forme della originaria Elise. Tutto questo ben di Dio – una S1 sempre viscerale e coinvolgente ma dannatamente veloce, anziché “solo” rapida – può costare oltre 100.000 sterline. Che francamente non sono una follia, visti i listini delle altre aziende di restomod. Vi intriga?

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