AMG GT Black Series: il backstage del record
Dallo scorso 4 novembre c’è una nuova regina del Nürburgring: è la Mercedes-AMG GT Black Series che con un tempo di 6’43″616 ha strappato il record sul giro della Nordschleife alla Lamborghini Aventador SVJ (qui per saperne di più). Ma come ci si prepara a conquistare un simile primato e quali sfide bisogna superare per ottenere il miglior tempo su un tracciato tanto lungo e difficile come quello tedesco? L’AMG ha voluto raccontarlo in prima persona raccogliendo le testimonianze del pilota Maro Engel e del team di ingegneri che nei giorni precedenti al record hanno lavorato assiduamente per trovare il set-up perfetto della vettura. Un compito non facile e di grande sensibilità anche in relazione alle condizioni climatiche della pista – ben lontane dalla perfezione – con una temperatura atmosferica di poco superiore allo zero e con l’asfalto umido in diversi punti del tracciato.
IL SET-UP PERFETTO. Sebbene sia omologata per la strada l’AMG GT Black Series dispone infatti di molteplici regolazioni per l’assetto e i controlli elettronici, derivati dall’AMG GT 3 da competizione. Per ottenere le massime prestazioni dalla vettura gli ingegneri sono quindi intervenuti sull’altezza da terra tramite la regolazione degli ammortizzatori (-5 mm davanti, -3 mm dietro), sull’angolo di camber delle ruote (meno 3,8 gradi davanti, meno 3 gradi dietro) e sul livello di intervento del sofisticato controllo di trazione (la scelta è ricaduta sulle posizioni intermedie 6 e 7 tra le nove disponibili). L’auto del record montava inoltre il Track Package (optional) che comprende la gabbia di protezione interna in titanio e le cinture di sicurezza a quattro punti e i pneumatici con la mescola più morbida tra le due coperture sviluppate appositamente da Michelin a partire dalle gomme semi-slick Michelin Cup 2 R.