Alpine e Toyota: ecco le hypercar del loro futuro a Le Mans
CONTO ALLA ROVESCIA. Mancano ormai pochissime ore alla partenza ufficiale della 24 Ore di Le Mans, gara che segnerà il centesimo anniversario della più importante competizione endurance al mondo. E mentre fervono i preparativi per team che saranno impegnati a un’estenuante maratona con l’obiettivo di vedere per primi la bandiera a scacchi, le case automobilistiche guardano già al futuro. In particolare due costruttori che alla Le Mans 2023 vogliono ben figurare, seppure in classi diverse, come la Toyota e l’Alpine, hanno svelato due nuove hypercar, che mostrano la direzione verso la quale si muoveranno in vista delle prossime edizioni.
TOYOTA METTE L’IDROGENO NEL MOTORE. Partiamo dall’hypercar Toyota, concedendo alla Casa giapponese l’onore che merita la squadra vincitrice delle ultime 6 edizioni della 24 Ore. Recentemente l’ACO, società che organizza la gara, ha annunciato la possibilità di competere in una categoria dedicata anche per i veicoli con motore a idrogeno, insieme a quelli a celle a combustibile. Forte della sua esperienza con la Mirai ma non solo, la Toyota non se l’è fatto ripetere due volte e ha rivelato la GR H2 Racing Concept, il primo prototipo endurance con motore termico alimentato a idrogeno.
TECNOLOGIA CONOSCIUTA. Non è la prima volta che la Toyota porta in pista una vettura da corsa con motore a idrogeno. Nella stagione 2021 infatti la casa giapponese ha gareggiato con una Corolla con motore a idrogeno dal terzo round della serie Super Taikyu e nella Idemitsu 1500 Super Endurance 2022 sul circuito do Chang (Thailandia) nel dicembre del 2022. Questa esperienza ha permesso di affinare la tecnologia dell’idrogeno nel motorsport, accelerando allo stesso tempo i suoi sforzi per la produzione. L’intenzione di Toyota è portare avanti tali sforzi per realizzare auto da competizioni sempre migliori e parallelamente puntare a una società a zero emissioni.
ALPINE VUOLE TORNARE IN CLASSE LMHD. La A424_β preannuncia l’hypercar dell’Alpine che gareggerà nella categoria LMDh, il top del Campionato Mondiale FIA Endurance, a partire dalla prossima stagione. Come per la A290_β, anche in questo caso la lettera “beta” dell’alfabeto greco indica che più che di una concept si quasi parlare di una vettura vicina a quella definitiva. Conferma anche la tradizione di una A seguita da 3 numeri: il primo è un 4, in onore alla tradizione delle Alpine vittoriose nelle gare di Endurance, mentre il 24 rimanda alla durata della Le Mans.
V6 TURBO DA 675 CAVALLI. Il prototipo della hypercar francese mostra anche un’anteprima di quella che sarà la futura firma luminosa dell’Alpine, posizionata su un frontale grintoso, mentre nella parte posteriore si notano due A a forma di freccia. Le fiancate si ispirano alla concept Alpenglow. Nel rispetto dei regolamenti per la categoria LMDh, il motore sarà un V6 monoturbo da 3,4 litri, con trasmissione Xtrac sistema ibrido standard Bosch e batteria Williams. Sarà in grado di erogare circa 675 CV.