Giulia Super, quella di Alfaholics fa paura
Il nome Alfaholics è tutto un programma: frutto della crasi delle parole ‘Alfa Romeo’ e ‘alcoholics’, che in inglese significa alcolizzati, si potrebbe tradurre con ‘ubriachi di Alfa’. E a Clevedon, cittadina sul mare a mezz’oretta di macchina da Bristol, nel Regno Unito, per le auto del Biscione vanno fuori di testa sul serio…
TRA CLASSICO E MODERNO. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando di una delle aziende più affermate a livello internazionale nel campo del restomod. In pratica, Alfaholics fa con le vecchie glorie della casa del Biscione quello che la californiana Singer fa con le Porsche di una volta: stesso “spirito”, stessa, maniacale cura realizzativa. Dalla GTA-R 290 alla Spider R, fino alla Junior Zagato costruita apposta per Gordon Murray, in Alfaholics prendono un’Alfa Romeo d’epoca, la portano a nuda lamiera e la rifanno da capo a coda, creando un mix suggestivo tra il fascino delle linee del passato e una componentistica meccanica d’avanguardia.
UNA VERA BELVA. L’ultima creazione uscita dai cancelli dell’atelier di Clevedon si chiama Alfaholics Giulia Super R 270 ed è una belva basata sulla Giulia prodotta a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 con un invidiabile rapporto potenza/peso di 274 CV per tonnellata, perfetta per un rombante picnic in famiglia o per scorrazzare con i vostri pargoletti tra i cordoli di Cadwell Park. Non fatevi ingannare dalla scritta in corsivo ‘Giulia Super 1,3’ sul baule: la ricetta è la stessa alla base del restomod della sorella con carrozzeria coupé. Ovvero motore quattro cilindri Twin Spark Alfa Romeo (ma con cilindrata aumentata da 2 a 2,3 litri e due carburatori a doppio corpo con tanto di filtro dell’aria sportivo a spugna al posto dell’iniezione elettronica), collettori di scarico artigianali e valvole adattate alla maggior potenza. Potenza che raggiunge i 243 CV (quasi 100 in più rispetto al Twin Spark originale…) a 7000 giri. Non pochi, in rapporto a un peso a vuoto che non raggiunge i 900 chili. Il cambio, inoltre, venerato dagli alfitsti doc per la sua eccellente manovrabilità, è stato modificato con rapporti accorciati, nuovi leveraggi e sincronizzatori, mentre le sospensioni in titanio fanno risparmiare ben 34 chili sul piatto della bilancia.
TOCCHI DI CLASSE. A parte le morbide e comode poltrone originali in sky, rimpiazzate da un paio di sedili sportivi foderati in vera pelle italiana e molto più fascianti, l’abitacolo della Alfaholics Giulia Super R 270 è quello, inconfondibile, della Giulia d’epoca, con il volante a tre razze e la fascia centrale della plancia in legno. Aggiunge un tocco racing la pedaliera in alluminio aerospaziale, mentre il pavimento è più chic grazie a una pregiata moquette in lana Wilton.
LA RICONOSCI COSÌ. Esteticamente, le modifiche non sono troppe: seppur più bassa e “arrabbiata”, la Alfaholics Giulia Super R 270 si distingue dalla vecchia Giulia Super per pochi dettagli, come le griglie di forma circolare al posto dei fari interni (omaggio alla TI Super degli anni ’60), i cerchi in alluminio bruniti (con disegno ispirato a quelli della Giulia Sprint GTA) e il discreto logo ‘Alfaholics’ alla base del montante posteriore. Il prezzo? Ignoto, ma basandosi sulle precedenti Alfa firmate Alfaholics, supererà con ogni probabilità le 200.000 sterline. Sono tantissimi soldi, non c’è dubbio, ma volete mettere la soddisfazione di far mangiare la polvere a una moderna super sportiva nuova di zecca al volante di una macchina del genere?