Alfa Romeo Tonale: il Biscione riparte da qui
Sembra passata un’era geologica da quel ‘lontano’ Motorshow di Ginevra 2019, l’ultimo appuntamento svizzero prima che la pandemia e le difficoltà economiche e organizzative mettessero uno stop (quasi) definitivo alla manifestazione. Ed è proprio a quel salone che per la prima volta scoprivamo le forme della Tonale, la futura suv dell’Alfa Romeo, il Biscione perfetto per fare breccia nel vasto e ricco mercato delle suv di medie dimensioni. Le linee della concept hanno da subito impressionato e per lungo tempo ci siamo chiesti come si sarebbero trasformate nella versione di produzione. Bene, a quasi tre anni di distanza, ecco il risultato: un design che colpisce tanto quanto nel 2019 e che integra con efficacia gli elementi tecnologici e di sicurezza con la naturalezza delle forme della concept.
INIEZIONE DI TECNOLOGIA. Ma non basta: il design delle Alfa Romeo è un qualcosa che molto raramente è stato messo in discussione, lo stesso, purtroppo però, non lo si può dire dei loro contenuti. L’esempio recente di Giulia e Stelvio – tanto apprezzate per la linea e per la superba dinamica di guida, ma non al passo della migliore concorrenza per qualità degli interni e multimedialità – è lampante, e l’Alfa Romeo non vuole ripetere gli errori del passato: la Tonale arriva sul mercato con davvero tutti i dispositivi di sicurezza e d’intrattenimento al momento disponibili, fa incetta di schermi grandi, reattivi e molto definiti e si ‘firma’ all’esterno con fari e fanali a led d’impatto, quasi seducenti. Quello che serve per convincere la clientela che non c’è bisogno di attraversare il Reno per trovare qualità e modernità e, ancora più importante, pone i fondamentali per mantenere più elevato il valore dell’auto con il passare degli anni, scongiurando la forte svalutazione che da tempo colpisce le auto del Biscione.
SUI TRAMPOLI SÌ, MA IN CONTROLLO. Non stiamo parlando di una sportiva, questo è chiaro, e neanche di una berlina con aspirazioni da supercar o di una suv da 500 cavalli, ma un’Alfa Romeo, qualunque essa sia, suscita in chi la sceglie qualcosa che tanti altri marchi non sono in grado di offrire, aspettative di una guida più piacevole e dinamica della media e di un maggiore coinvolgimento da dietro al volante. La squadra di ingegneri Alfa Romeo a capo del progetto Tonale non lo ha certo dimenticato: e sebbene questa suv guardi prima di tutto al confort e alla facilità di guida, non sono state prese scorciatoie nel suo sviluppo dinamico. Diversi sono gli esempi, a partire dalle sospensioni, dove neanche un pezzo utilizzato è lo stesso della lontana parente Jeep Compass, passando per lo sterzo, del tutto rivisto e dotato di un nuovo motorino del servosterzo per gestire al meglio il rapporto di sterzo molto più diretto (13,6:1 contro i 15,9:1 della Compass) o, ancora, il classico selettore di guida dedicato DNA e la presenza di serie di ammortizzatori passivi con valvole FSD (Frequency Selective Damping) – ovvero a smorzamento selettivo in funzione della frequenza – o, come optional, di ammortizzatori a controllo elettronico. Finezze mai viste in questo segmento sulle auto targate Stellantis che mettono in luce la bontà progettuale della Tonale.
AMPIA SCELTA. La ricerca di un buon bilanciamento tra confort, prestazione e consumi è visibile anche nella gamma motori con due unità da 130 cavalli (il 1.6 turbodiesel e il 1.5 mild hybrid a benzina), una da 160 cavalli (lo stesso 1.5, questa volta però dotato di un turbo a geometria variabile) e di un potente sistema ibrido plug-in da 275 cavalli composto da un 1.3 turbo benzina da 180 cavalli all’anteriore e un motore elettrico al posteriore. Si tratta dell’unica versione 4×4 al momento disponibile sul nostro mercato, dove non verrà commercializzata la più veloce 2.0 turbo benzina 4×4 da 260 cavalli (riservata agli States e al Medio Oriente). Per tutte le altre la trazione è anteriore e il cambio è solo robotizzato a doppia frizione (6 marce per la Diesel e la plug-in, 7 per le 1.5 mild hybrid), la combinazione più classica di acquisto di una suv media alle nostre latitudini.
IL FUTURO È NELLE SUE MANI. Nessuna informazione per il momento sul prezzo; la Tonale arriverà in concessionaria a giugno, ma l’ad di Alfa Romeo, Imparato, è stato molto chiaro su un punto: quest’auto non segna ‘soltanto’ la svolta tecnologica ed elettrificata di Alfa Romeo, ma anche un nuovo modo di vendere le vetture, con la massima semplificazione per la scelta (due allestimenti, due pacchetti di optional e il colore), prezzi chiari e certi sia online che in tutte le concessionarie e, sopratutto, nessuna corsa ai volumi, con quella sovrapproduzione che nel passato ha portato a piazzali pieni e scontistiche incontrollate. Se sarà proprio la Tonale l’attesa chiave di svolta dell’Alfa Romeo solo il tempo potrà dircelo, quel che è certo è che noi non possiamo fare altro che tifare per lei: come ci insegna la storia dell’industria automobilistica è solo con auto valide e forti commercialmente che c’è spazio per nuovi progetti e prodotti dedicati a chi, magari, le Alfa Romeo le vuole ancora basse, incollate all’asfalto e, perché no, a trazione posteriore!