Alfa Romeo, la 164 ProCar e le sportive anni ’90

Come recita la più famosa frase di uno dei suoi più grandi progettisti e numi tutelari, l’ingegner Orazio Satta Puliga, “l’Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili”, perché “le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale”.

I TEMPI CAMBIANO, LA PASSIONE RESTA. Certo, quella di oggi è una casa automobilistica profondamente diversa da quella degli anni ’50, ’60 e ’70, quando l’emblema del Biscione risplendeva sul cofano di modelli entrati nella leggenda come la Giulietta, la Giulia, l’Alfasud e l’Alfetta. Macchine da famiglia dal cuore così sportivo, volendo descriverle con le parole un adagio pubblicitario del marchio divenuto celebre, non se ne sono viste più. Ma modelli come l’attuale Giulia, la 4C e, neanche a dirlo, la nuova 33 Stradale, sono lì sulla breccia in tempi di grande incertezza per l’industria dell’auto, a difendere con orgoglio la memoria di un passato che forse non può più tornare, ma rimane una leva di rara potenza per proiettare lontano i sogni e il futuro dell’Alfa Romeo.

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ARRIVERÀ UN’ALFA SPORTIVA PER TUTTI? Ora, citando l’attuale 33 Stradale parlare di supercar è perfino riduttivo, già solo per la sua esclusività: ne faranno solo 33 e sono già state vendute tutte a cifre da capogiro. La cosa non poteva non farci riflettere, e come tanti appassionati del Biscione anche noi di Veloce ci siamo chiesti: ma l’Alfa Romeo farà o no una sportiva per tutti? Ed ecco quindi riemergere con forza il tema sopra accennato, ossia quello – volendo rispolverare un altro slogan tanto caro alla casa del Biscione – delle famose “auto da famiglia che vincono le corse”. O che, come nel caso dell’Alfa Romeo 164 procar, avrebbero potuto vincerle.

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DALLA PISTA ALLA STRADA. Abbiamo scelto di riaccendere i riflettori sulla più “folle” e potente berlina Alfa Romeo di tutti i tempi con uno scopo ben preciso. E cioè raccontarvi di altre Alfa di quegli anni o poco più giovani senz’altro meno estreme, ma altrettanto capaci di infiammare i sogni degli appassionati. Lo faremo con una mini serie di articoli dedicati ai modelli sportivi degli anni ’90. Un periodo molto particolare nella storia del Biscione, che nel 1986 aveva cominciato la sua avventura sotto l’ala della Fiat, segnata da alti e bassi e fatta di modelli piuttosto lontani da quelli di un tempo quanto a puro piacere di guida ma anche di altri in grado di toccare le corde dell’emozione.

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ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA ALFA. È a quest’ultima categoria che appartiene a pieno titolo la 164 ProCar. Immaginate quella sport prototipo travestita da berlina di lusso un po’ come un’apripista per spalancare chilometri e chilometri d’asfalto su cui far correre veloce il motore dei ricordi. Il suo potente motore V10 e il suo raffinato telaio da Formula 1, così come la sua unica apparizione pubblica tra i cordoli dell’autodromo di Monza prima del Gran Premio d’Italia del 1988, sono un lascito che all’alba degli anni ’90 l’Alfa Romeo ha in qualche modo raccolto per plasmare l’identità delle versioni più sportive dei suoi modelli. Ora non vi resta che gustarvi il video, ascoltando il 10 cilindri Alfa a pieni giri, in attesa di (ri)scoprire con noi la storia di un nuovo Biscione da famiglia che profuma di corse…   

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