Alfa Romeo Giulia e Stelvio, ecco le Estrema
Destinazione finale Hinwill, quartier generale dell’Alfa Romeo F1 Team ORLEN. La factory dove Sauber e il Biscione lavorano ogni giorno con sinergia costante, condividendo i propri know-how in una continua ricerca d’avanguardia tecnologica. Tra gallerie del vento, stampanti 3D da urlo e autoclavi per cuocere i fondi in carbonio delle monoposto di Valtteri Bottas e Zhou Guanyu impegnate nel Campionato Mondiale di Formula 1.
Il viaggio è iniziato sulle soleggiate rive del lago di Zurigo, dove abbiamo incontrato le nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio Estrema. Tutte caratterizzate da un’elegante livrea nera, cerchi stile Quadrifoglio scuri da 19” per Giulia e da 21” per Stelvio, badge ‘Estrema’ a ridosso dei passaruota. Dettagli del trilobo anteriore e calotte degli specchietti retrovisori in fibra di carbonio. Il percorso – rigidamente entro i limiti di velocità come ogni strada svizzera impone – ci ha portato attraverso aree urbane, colline verdeggianti punteggiate da cascine a tetto spiovente dove l’ordine regna sovrano, strade extraurbane di ogni tipo, boschi e fiumi. Sembrava di essere nel diorama modellistico ideale di un trenino in scala ridotta.
Le Estrema si posizionano a metà strada tra le Veloce e le potenti Quadrifoglio. Si rivolgono ad un cliente amante della guida sportiva non esasperata: vuole un’Alfa Romeo che sia prima di tutto una vettura da utilizzare tutti i giorni e che sappia garantire un certo tipo di soddisfazioni quando la situazione lo richiede. Un cultore del marchio, meno votato alle muscolarità estetiche e più attento a quelle soluzioni tecniche capaci di conferire un ottimo bilanciamento e dinamiche di guida eccellenti.
Di serie ci sono le sospensioni attive che, grazie alla capacità di adattarsi al percorso e allo stile di guida, contribuiscono marcare positivamente il comfort di viaggio senza mai penalizzare la tenuta di strada. Sono gestite dal sistema Alfa Active Suspension, che consente un dialogo continuo tra le sospensioni, gli ammortizzatori, lo Chassis Domain Control e il selettore modalità di guida DNA, calibrando ogni intervento a seconda della modalità impostata.
Anche il differenziale autobloccante è di serie sulle Estrema: garantisce stabilità e controllo elevati in tutte le condizioni di aderenza, ripartendo la coppia motrice in modo ottimale anche quando si viaggia ad andature “audaci”.
Come per gli esterni, anche l’abitacolo ha beneficiato di finiture dall’impronta sportiva non invasive: dettagli in fibra di carbonio, sedili con inserti in Alcantara, cuciture a contrasto rosse abbinate a inserti in pelle. Un impianto audio firmato Harman Kardon con 14 altoparlanti regala qualità premium alle vostre colonne sonore preferite.
Alfa Romeo Giulia e Stelvio Estrema nascondono sotto al cofano i propulsori 2.0 turbo benzina da 280 cavalli o 2.2 turbo Diesel da 210 cavalli, entrambi abbinati al collaudato cambio automatico ZF a 8 rapporti dotato di convertitore di coppia e trazione integrale Q4. Quest’ultima è calibrata più sul posteriore che non sull’anteriore, per un comportamento di guida che privilegia sicuramente la guida briosa, ma anche in grado di fornire un buon livello di sicurezza sui fondi a scarsa aderenza. Ci saremmo aspettati, almeno per la Giulia, un’opzione a trazione posteriore Q2, ma purtroppo così non è stato.
Le new entry nei listini del Biscione piacciono, ma non entusiasmano; si fanno amare, ma non fanno battere forte il cuore di chi ama le emozioni pervase dall’adrenalina pura: per tutto questo ci sono le Quadrifoglio e – per chi è riuscito ad inserire il proprio nome della lunghissima lista d’attesa – le punte di diamante Giulia GTA e GTAm che non accettano compromessi.