A New York va in scena la storia della Pagani
Pagani. La storia di un sogno. Si intitola così l’ultima iniziativa promossa dalla Pagani per celebrare il ventesimo anniversario della Zonda. Stavolta il costruttore di San Cesario sul Panaro, in collaborazione con la divisione Nordamerica della Pirelli, ha portato oltre oceano alcune delle sue hypercar più significative per raccontare la sua incredibile parabola in un luogo speciale: il Grand Central Terminal di New York, lo snodo ferroviario più grande del mondo.
ZONDA E HUAYRA. In questi giorni i newyorkesi, e le decine di migliaia di persone che transitano dalla stazione di Manhattan, possono ammirare le creazioni della Pagani e scoprire la storia del costruttore italo argentino. L’esposizione parte dalla prima Zonda, la vettura esposta al Salone di Ginevra del 1999, che pochi mesi fa è stata riportata alle specifiche originali grazie a un meticoloso restauro. Seguono la Zonda F, l’evoluzione della Zonda da oltre 600 cv dedicata al grande campione automobilistico Juan Manuel Fangio e la Zonda R, la versione da pista della Zonda: la stessa che staccò l’incredibile tempo di 6 minuti e 47 secondi sulla Nordscheilfe. Presenti pure le Zonda Cinque e Barchetta: la Cinque è stata la prima Pagani ad aver introdotto il carbotitanio nel suo telaio (materiale sviluppato dagli ingegneri della Pagani ancor più leggero e resistente della fibra di carbonio). La seconda è il regalo che Horacio Pagani ha voluto fare a se stesso al termine della produzione; una Zonda realizzata interamente secondo i suoi gusti e desideri, con il motore più potente il cambio manuale e niente tetto. Completa l’esposizione la nuovissima Huayra la Roadster BC, spinta dal nuovo Pagani V12 biturbo (che abbiamo raccontato in anteprima mondiale qui).
ECCELLENZA. La storia della Pagani è un vero e proprio unicum nel mondo delle supercar e delle hypercar. Al pari di una ristrettissima cerchia di personalità, Horacio Pagani – nella Terra dei Motori – è riuscito a generare auto iconiche. Partendo da zero e in una manciata di anni. Storia che Marco Pascali ci ha raccontato nel primo film di Veloce, dedicato ai 20 anni della Zonda: 20. A perfect dream