CHE HYUNDAI SAREBBE, SENZA LA PONY? Chissà se, senza di lei, la Hyundai oggi se ne starebbe ancora rinchiusa tra le mura di casa, a produrre – come faceva agli inizi – paciose berline come la Taunus o la Cortina su licenza della filiale inglese della Ford. Non molti lo sanno, eppure era cominciata esattamente così, alla fine degli anni ’60 del secolo scorso, l’avventura di quello che, oggi, è diventato un gigante che produce e vende le sue auto in tutto il mondo. A invetrire la rotta fu la Pony: per arrivare a quel modello, vera pietra miliare nella storia del costruttore sudcoreano, la Italdesign di Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani confezionò ben cinque prototipi, due dei quali, nel 1974, sfilarono anche sotto i riflettori del salone di Torino.
ANCORA INSIEME, COME UNA VOLTA. Allora i sogni di grandezza della Hyundai erano racchiusi nelle forme spigolose e affilate di una berlina e di una coupé: ed è proprio quest’ultima che rivedrà la luce la prossima primavera, ricostruita dallo stesso “tandem” di tanti anni fa. Per chi non lo sapesse, la Pony Coupé Concept del 1974, che la Hyundai ricostruirà da zero con il supporto della GFG Style di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro, non sarà il rifacimento di un “semplice” esercizio di stile. Ma forse darà origine a qualcosa d’altro. In quell’auto, del resto, la casa di Seul credeva davvero, e pure tanto. L’idea era spedirla a caccia di fortuna in Europa e in Nord America, ma quella Pony non fece in tempo a vedere i “ruggenti” anni ’80, perché nel 1981 fu “affogata” nella culla, da cui era ormai pronta a saltar fuori, dall’onda lunga della crisi petrolifera del 1979.
NON HA MAI SMESSO D’ISPIRARE. Per fortuna gli sforzi della Italdesign e della Hyundai non sono andati sprecati del tutto. Anzi. Con le sue forme eleganti e spigolose, c’è chi dice un po’ legate a quelle degli origami giapponesi, quel prototipo di Pony Coupé non ha mai smesso d’affascinare. E d’ispirare. Negli anni ’80, quand’era ormai divenuto un designer di fama mondiale con all’attivo successi clamorosi del calibro dell’Alfasud e della Golf, Giugiaro, riprese in mano quei disegni per inventare la DeLorean DCM-12 (sì, proprio lei, la macchina del film Ritorno al futuro). In tempi decisamente più recenti, la stessa Hyundai ha trovato nuove ispirazioni nei disegni di Giugiaro e per rendersene conto non serve essere grandi esperti di auto. Basta guardare il concept 45 del 2019, da cui due anni più tardi sono venute fuori la Ioniq 5 o la N Vision 74, con cui il reparto sportivo N della casa sta facendo importanti passi in avanti sulla sua tecnologia ibrida a idrogeno per scrivere una nuova pagina nel proprio futuro.
