550 Breadvan Hommage: la 250 GT Drogo moderna
Lontano da Maranello, più precisamente tra Londra e l’Olanda, qualcuno si è chiesto: che sembianze avrebbe potuto avere la mitica Ferrari Breadvan se Giotto Bizzarrini e Piero Drogo avessero avuto tra le mani un’altra dodici cilindri, sempre a cambio manuale, ma molto più recente della 250 del 1961? Quel qualcuno è Niels van Roij – già conosciuto per le sue reinterpretazioni shooting brake della Rolls-Royce Wraith e della Tesla Model S – e il frutto del suo studio di coachbuilding è la 550 Breadvan Hommage, su base Ferrari 550 Maranello.
UNA ‘VERA’ BREADVAN. Partendo dalla filante carrozzeria firmata da Pininfarina negli Anni ’90, il designer olandese ha ricreato la tipica coda tronca che contraddistingue la Ferrari 250 GT Drogo: l’intera parte posteriore della 550 Maranello è stata così sostituita da nuovi e leggeri pannelli in fibra di carbonio, mentre i tradizionali quattro elementi circolari che compongono la fanaleria sono stati disposti verticalmente. Anche nello scarico la 550 Breadvan Hommage ricorda la sua antenata con quattro terminali particolarmente sporgenti. Ma il lavoro sulla carrozzeria non si è fermato qui: non mancano infatti molteplici richiami anche nella zona anteriore, grazie alle originali aperture nel cofano e all’integrazione di due fari supplementari nella mascherina.
SOTTO ALLA CARROZZERIA. Il designer olandese si è quindi concentrato sull’abitacolo: l’impostazione della plancia e dei comandi è quella di serie, ma gran parte degli elementi plastici come i pulsanti e i rotori sono stati sostituiti da elementi in alluminio. Anche i sedili originali sono stati rimossi in favore di due nuovi sportivissimi sedili a guscio in fibra di carbonio – rifiniti Alcantara azzurro – mentre i rivestimenti del tunnel centrale e dei pannelli delle portiere sono in pelle trapuntata. Infine, sebbene molto diverso dall’originale, l’interno della 550 Breadvan Hommage cita ancora una volta l’antenata con una grafica personalizzata della strumentazione di bordo. Per quanto riguarda la meccanica, la 550 Breadvan Hommage mantiene le stesse caratteristiche della Ferrari 550 Maranello: sotto al cofano il 5,5 litri V12 aspirato da 485 cavalli a 7000 giri è abbinato al cambio manuale a sei rapporti e invia tutta la potenza alle ruote posteriori. L’unica vera novità meccanica si trova ai quattro angoli della vettura con un nuovo set di ammortizzatori regolabili Koni.
L’ORIGINALE. Nata per battere le Ferrari 250 GTO a Le Mans e successivamente protagonista di storie (e leggende) della Costa Azzurra con protagonisti, niente di meno del suo proprietario d’allora, il Conte Volpi, l’Avvocato Agnelli e il fotografo Gunther Sachs, la Ferrari 250 GT Drogo non conquistò mai la gloria sportiva, ma la sua forma eccentrica, non solo le fece guadagnare un soprannome alquanto insolito per un’auto del Cavallino – ‘breadvan’ è il furgoncino del pane in lingua inglese – ma col tempo ha attratto a sé una fitta schiera di appassionati; tanto che negli anni più recenti la sua quotazione ha ampiamente superato i 2,5 milioni di dollari (qui per saperne di più).
