10 (cilindri) e lode: Lamborghini Gallardo 5.0
Nel 1998 il Gruppo Audi-Volkswagen acquista il marchio Lamborghini e ridisegna l’intera gamma prodotto. Accanto all’ammiraglia di punta con grande motore dodici cilindri il nuovo management rilancia il progetto di un modello più “più piccolo”; un qualcosa che a Sant’Agata desideravano da anni, tanto che già verso la fine degli Anni ’80 gli ingegneri si erano messi al lavoro con il prototipo P140. L’obbiettivo è chiaro, ovvero produrre una coupé due posti con motore centrale che sia più semplice e più agile della classica V12 Lambo, ma con pari prerogative di prestazioni estreme, tecnologia e lusso.
10 CILINDRI, 4 RUOTE MOTRICI. Per questo “torello” entry-level del catalogo sono congelati alcuni capitolati dell’esperienza precedente: le dimensioni del corpo vettura e il frazionamento del motore, quel dieci cilindri che nelle sperimentazioni di dieci anni prima, aveva trovato una prima concreta attuazione. Questo è sviluppato da Massimo Ceccarani e Maurizio Reggiani, Responsabile Tecnico della Casa. L’unità definitiva è un V10 di 90°, cilindrata di 4.961 cc, distribuzione con due alberi a camme, quattro valvole per cilindro, 5 litri e 500 Cv. La trasmissione si avvale di quattro ruote motrici (con predominanza di coppia sul differenziale posteriore), e cambio meccanico a 6 marce (a richiesta è disponibile il semi-automatico robotizzato e-Gear). Il telaio è una struttura spaceframe in alluminio (rinforzato nei “punti duri”) con scudi in materiale plastico; è lunga 430 cm, larga 190, alta 116,5 e con un passo di 240 cm. Alla scocca sono unite le parti di carrozzeria (rivettate saldate o avvitate) per peso finale (uto finita) di 1.430 kg.
LASCIA IL SEGNO. Lo stile spigoloso si deve alla matita dell’Italdesign che lavora in stretta connessione con il centro stile interno guidato da Luc Donckerwolke, l’autore delle forme della Murciélago introdotta nel 2001. La Lamborghini Gallardo viene presentata ufficialmente nel 2003 al Salone di Ginevra e diventa subito il modello più venduto della storia del marchio. Al Salone di Francoforte 2005 debutta la versione Spyder (anticipata da un concept con carrozzeria barchetta mostrato a Ginevra il marzo precedente). Il restyling del modello, presentato nel 2008, assume il nome LP560-4: il V10 cresce a 5,2 litri e da lì in poi si susseguono diverse versioni speciali come la LP 550-2 dedicata al collaudatore Valentino Balboni e solo con trazione posteriore (anche Spyder dal 2011). Nel 2010 debuttano la “Superleggera” con 570 Cv e La Spyder Performante. Nel 2012 si aggiunge la SuperTrofeo Stradale e, poco dopo, un ultimo restyling. Nel 2013, infine, ecco la Squadra Corse. La produzione complessiva è stata di 14.022 esemplari.