La Ferrari Testarossa ai raggi X
Italia, 1984. In tutto il paese si piange la scomparsa di Enrico Berlinguer, uno dei politici più amati e rispettati, al di là di ogni bandiera. Guidata da Trapattoni, la Juventus di Platini, Rossi e Scirea vince lo scudetto e la Coppa delle Coppe. Sul versante sportivo, si respira un grande entusiasmo anche in casa Ferrari: undici anni dopo Arturo Merzario, la casa di Maranello scommette su un pilota italiano in Formula 1, ma a causa di una lunga serie di problemi tecnici Michele Alboreto riesce a vincere solo un Gran Premio con la 126 C4, chiudendo la stagione al quarto posto. In pista, insomma, a cinque anni dal titolo mondiale conquistato da Jody Scheckter le cose non vanno per il verso giusto, ma la fabbrica è in grande fermento perché è nata una nuova stella: la Ferrari Testarossa.
IRRESISTIBILE PROVOCATRICE. All’indimenticabile berlinetta con motore V12 del Cavallino Rampante è dedicata Ferrari Testarossa, l’ultima monografia della collana Supercars di Giorgio Nada Editore. Scritto dal giornalista ed esperto di auto d’epoca Gaetano Derosa, il libro inizia col tratteggiare a 360 gradi il contesto in cui è nata l’erede naturale delle 365 GT4 BB e 512 BB e BBi, capostipiti di intere generazioni di Ferrari con motore a dodici cilindri centrale. Di curiosità in curiosità – a partire dal nome Testa Rossa, ereditato dalla gloriosa barchetta che a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 conquistò un’impressionante serie di successi tra le vetture a ruote coperte – il volume ripercorre l’intera carriera della Testarossa, definita una delle Ferrari più “provocanti” di sempre per le sue linee estreme, con la carreggiata posteriore vistosamente più larga di quella anteriore, le prese d’aria lamellari sulle fiancate e il monumentale dodici cilindri a V di 180 gradi da quasi cinque litri di cilindrata e 390 CV. Numeri che, oggi come allora, si traducono in prestazioni da pelle d’oca, con uno scatto da 0 a 100 km/h “bruciato” in 5,8 secondi e una velocità massima di 290 km/h.
OLTRE IL MITO. Impreziosito da uno straordinario corredo fotografico e da un’ampia raccolta di disegni e spaccati tecnici, il libro approfondisce tanto la genesi e l’evoluzione dello stile della carrozzeria, nato sui tavoli da disegno della Pininfarina, quanto la raffinata meccanica della Ferrari Testarossa, dedicando ampio spazio anche alle “discendenti”, le Ferrari 512 TR e F512 M degli anni ’90, e senza dimenticare, naturalmente, né la Spider, sofisticata ed esotica interpretazione cucita su misura per Gianni Agnelli, né la Mythos, suggestiva fuoriserie basata sulla base meccanica della Testarossa e costruita nel 1989 in un unico esemplare.
IL LIBRO
Ferrari Testarossa
Gaetano Derosa
Giorgio Nada Editore
168 pagine
Prezzo: 44 euro (41,80 euro online sul sito della casa editrice)