Il grande libro della Formula Uno – Un romanzo lungo 70 anni
Il volume di cui stiamo per parlare si chiama ‘Il grande libro della Formula Uno‘ e uno potrebbe pensare che il titolo sia una trovata di un manager dell’editore Baldini e Castoldi per rendere la proposta accattivante. Acqua. Il libro scritto da Luca Dal Monte e Umberto Zapelloni, due che di Formula Uno ne sanno tanto, è davvero il grande libro della Formula Uno, il più grande mai visto, almeno da chi scrive questa nota, tanto che se l’avessero chiamato il ‘Monumentale libro della Formula Uno’ non avrebbero comunque esagerato. Vabbè , direte, è la solita cosa del giornalista che parla bene degli altri giornalisti, del cane che non morde cane e così via. Acqua di nuovo: è esattamente così e c’è pure una punta di invidia a dirla tutta, perché non è facile pensare e realizzare un libro come questo, adatto agli appassionati e ai neofiti come agli addetti ai lavori.
OPERA OMNIA. E non è il numero delle pagine, 1300 quasi 1400, per citare Benigni&Troisi, o le decine di tabelle riassuntive a fine volume, a farne ‘il grande libro’. A qualificarlo è piuttosto l’essere una sorta di breviario onnicomprensivo che capitolo dopo capitolo, anno dopo anno (avete capito bene: ogni stagione ha il suo capitolo, compresa la 2020, la cui prima parte è stampata nel volume, la seconda gratis sul web), si rivela essere un fitto, appassionato, informato – talvolta dotto – racconto di quello che la Formula Uno è stata e può essere ancora. E la Formula Uno cosa è stato soprattutto se non la Ferrari? E infatti il sottotitolo del volume – “la Rossa, le altre e un romanzo lungo 70 anni” – e la prefazione di Charles Leclerc chiariscono subito a che gioco si stia giocando o meglio chi siano i protagonisti di fondo del racconto: gli uomini e i motori di Maranello. Dopo tutto, ancora oggi, nonostante questi anni di magra quasi punitiva, resta vero che se una Ferrari vince è solo arrivata prima e che se vincono gli altri hanno vinto innanzitutto contro le Ferrari. Ma il libro, che si snoda sui ritmi della narrazione giornalistica pacata che però non rinuncia al piglio della cronaca, racconta anche una meta-storia: quella di come ‘un piccolo avvenimento motoristico’ tenutosi il 13 maggio del 1950 in Inghilterra sia diventato la ‘più grande manifestazione sportiva internazionale’.
GLI UOMINI. Una trasformazione neppure tanto lenta, avvenuta grazie a personaggi che forse avrebbero lasciato il segno anche se la Formula Uno non ci fosse stata. Perché quella disciplina non è solo questione di motori e aerodinamica, ma di uomini appassionati e competenti, visionari e coraggiosi, che hanno scritto pagine di tecnologia e di sport, intessute di sfide mai per davvero concluse. E non si tratta solo di Enzo Ferrari, ma dei Manuel Fangio e Alberto Ascari delle origini, fino ad arrivare alle ultime leve come Max Verstappen o lo stesso Leclerc che per essere degni di quella grande storia non hanno che da guardarsi indietro e leggere di Jackie Stewart e Niki Lauda, Ayrton Senna e Gilles Villeneuve, Michael Schumacher e Jim Clark o dei fratelli maggiori della generazione attuale, come Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Dei quali tutti si narra in questo libro che è il grande libro della Formula Uno anche perché non dimentica la storia di nessuno. Neanche dei cosiddetti minori che non hanno vinto mai e che spesso ci stanno simpatici soprattutto per questo.
Luca Dal Monte, Umberto Zapelloni
Baldini Castoldi
Prezzo: 30 euro