Cesare Fiorio, STRATOSferico

È la biografia di Cesare Fiorio o un romanzo d’amore? Il bello del libro di Cristiano Fiorio (nella foto qui sotto), oggi top manager Stellantis per il marchio Alfa Romeo, è che non solo racconta la vita del padre ma ne arricchisce le gesta sportive e da dirigente d’azienda, motorsport ovviamente, con aneddoti che incrociano le vicende personali e familiari in cui lo stesso Cristiano è rimasto coinvolto o ne è stato diretto protagonista. Non solo bielle e pistoni, controsterzi e bandiere a scacchi, quindi, ma anche la vita privata di una famiglia di industriali torinesi che è arrivata al successo e, perché no, al benessere, con la passione per il lavoro e con la spinta emotiva fornita dalle proprie passioni. Come quella che portò Cesare ad acquistare la sua Appia Zagato, per viaggiare e per soddisfare il suo desiderio di correre (inizialmente sotto pseudonimo per non farsi scoprire in famiglia), prima di fondare la scuderia privata HF, gradualmente cresciuta e in seguito integrata nelle attività sportive della Casa torinese.

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DALLA LANCIA ALLA FORMULA 1, AL DESTRIERO. Lavoro e passione. Da almeno cinque generazioni, davvero non poco per chi ha saputo reinventarsi condottiero delle scuderie automobilistiche di maggior successo, come la Lancia nei rally e la Ferrari in Formula 1, e protagonista di un record mondiale ancora imbattuto, quello della traversata atlantica su barche a motore, la leggendaria impresa del Destriero, capolavoro di una carriera sportiva nella motonautica che di Cesare Fiorio pochi ricordano. Di quest’ultima impresa, per esempio, è toccante il racconto di come Cristiano abbia seguito le due giornate e mezza di corsa sull’oceano dallo Yacht Club Costa Smeralda, a Porto Cervo, prima di essere chiamato dal padre a imbarcarsi a Gibilterra per unirsi a lui e all’equipaggio, di ritorno da Scilly, l’isola britannica dove era stato fissato il primato, per condividere l’entrata in porto in quella amata Sardegna che era in attesa del ritorno dei valorosi artefici di una straordinaria impresa, la conquista del Nastro Azzurro.

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PIÙ QUALITÀ CHE QUANTITÀ NEL TEMPO PER I FIGLI. Non tragga quindi in errore quel titolo, Stratosferico, che sembrerebbe il calembour ideale per introdurre un volume sui rally e sulle vicende sportive di quella Lancia Stratos che dal 1974 al 1981 fu sinonimo di vettura vincente nei rally, con i tre successi consecutivi di Munari (1975-1976-1977) al Monte-Carlo e le imprese di Darniche a fine carriera. Certo, fu papà Cesare a volerla per rimpiazzare la gloriosa Fulvia HF1600, fu lui a dotarla del motore Ferrari 6 cilindri, chiedendolo personalmente a Enzo Ferrari, per renderla imbattibile, ma quella parola, stratosferico, è tutta per quel papà che a Cristiano ha concesso soprattutto la qualità del tempo, più che la quantità. È soprattutto sotto questo aspetto che si ritrova il “romanzo d’amore” dedicato al padre, con le presenze significative e tutt’altro sporadiche del fratello maggiore rallista Alex, campione del mondo Gruppo N nel 1987 e vicecampione del mondo assoluto nel 1989, della sorella, cantante-attrice e poi fotografa Giorgia, che seppe dominare il palco di Sanremo, quello del Festival della Canzone, a 14 anni, e che fu voluta dai Vanzina per i due sequel di Sapore di Mare sul grande schermo, e della moglie Silvia, sempre al suo fianco, soprattutto nei momenti più importanti.

Miki Biasion e Cesare Fiorio

Miki Biasion e Cesare Fiorio

IL PREMIO DELL’AGA KHAN E LA MASSERIA IN PUGLIA. Ecco quindi i “dietro le quinte” vissuti in famiglia dell’arrivo in Ferrari, del contratto con Senna poi non controfirmato da Piero Fusaro, della chiamata di Flavio Briatore alla direzione sportiva della Ligier, agli ultimi anni in Formula con la Minardi. E qualche chicca inedita, come quella relativa al compenso riconosciuto dall’Aga Khan a Cesare Fiorio per l’attività con il Destriero, sotto forma di una mansion vista mare in quella che fu la foresteria dello Yacht Club Costa Smeralda. E dopo la Sardegna, un altro amore condiviso, quella Puglia dove oggi i Fiorio sono imprenditori di successo nell’ospitalità, in quella Masseria Camarda a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, divenuta non solo il buen ritiro di Cesare ma anche il punto di ritrovo della famiglia al completo nei periodi di vacanza e un agriturismo per palati fini, anche in fatto di motorsport.

Cesare Fiorio STRATOSferico
di Cristiano Fiorio
Piemme
190 pagine
Euro 18,90

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