Mhero 1: un “gigante” che non conosce la paura

Quanti sono 1.088 CV? Tutto è relativo, ma se in una hypercar “pronto pista” ormai quasi non fanno più notizia, in una fuoristrada elettrica specializzata nel muoversi lontano anni luce dall’asfalto come la Mhero 1 non possono non far sorgere una domanda spontanea: ma serviranno davvero, tutti quei puledri, per arrampicarsi su per ripidi pendii o zompettare a passo d’uomo tra le irte rocce di una mulattiera?

Prodotta a Wuhan, in Cina, Mhero 1 è ordinabile anche in Italia, dove è importata e venduta dalla Car Mobility Milano a un prezzo di circa 140.000 euro

AL DEBUTTO IN EUROPA E IN ITALIA. Per scoprirlo, quale modo migliore di guidarla, la Mhero 1. La scorsa settimana ho avuto la fortuna (e il privilegio, visto che non eravamo in molti) di metterla alla prova nel breve ma insidioso percorso “off-road” del centro guida di Betzholz, a Hinwil, in Svizzera. Ma prima di raccontarvi com’è andata, è doveroso spendere qualche riga per introdurre questa gigantesca 4×4 cinese che in tanti si sono affrettati a eleggere come rivale naturale dell’Hummer elettrico. La Mhero 1 porta al debutto il marchio di fuoristrada di extra-lusso lanciato nel 2022 dalla Dongfeng, uno dei più grandi costruttori automobilistici del Paese del Dragone, e in effetti, come la 4×4 a stelle e strisce, è elettrica e mastodontica.

“SPIRITO” GUERRIERO. Il look è militaresco, e il paragone con un autoblindo non è campato per aria, visto che la Mhero 1 ferma l’ago della bilancia a quota 3.410 kg. Quanto alla carrozzeria, a memoria d’uomo non si era mai vista prima una 4×4 “civile” con forme così spigolose e squadrate da far invidia a un aereo da combattimento invisibile ai radar. I rimandi al mondo militare non finiscono qui, e non mancano neppure nell’opulento e ipertecnologico abitacolo, dove in un trionfo di legni e pelli pregiate si stagliano con forza le maniglie “a pistola“, con tanto di “click-clack” quando si chiudono le porte. Un colpo a effetto che molto probabilmente urterà gli animi più docili, ma che la dice lunga sullo “spirito” guerriero di questo veicolo così fuori dagli schemi. 

ASFALTO? NO, GRAZIE. La Mhero 1 fa una gran scena, non c’è che dire. Ma quel che mi preme, pur essendo perfettamente conscio dell’intrinseca natura “modaiola” del mezzo, è capire se effettivamente l’abito fa o non fa il monaco. Detta in soldoni: come si comporta questo “bestione”, quando il gioco si fa davvero duro e il terreno comincia a scricchiolargli sotto le ruote? Le premesse fanno ben sperare, perché bastano pochi chilometri per rendersi conto che dell’asfalto, se potesse, la Mhero 1 farebbe a meno come un pizzaiolo napoletano della pizza di Pizza Hut. 

SI ARRAMPICA IN SILENZIO. Il rumore generato dal rotolamento delle maxi gomme tassellate di 20″ e la goffaggine della Mhero 1 tra le curve mi fanno venire in mente una delle massime più celebri e sagaci di Albert Einstein: “Ognuno è un genio, ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido”. Ora, dire che la Mhero 1 è un’auto geniale forse è un tantino esagerato, ma perché farla sentire fuori posto? E allora, vai con il fuori strada. ma di quello vero.

NON C’È OSTACOLO CHE TENGA. Il twist (che, per chi non lo sapesse, è quell’esercizio in cui una o più ruote si staccano da terra), grazie alla gestione indipendente dei quattro motori a corrente (uno per ciascuna ruota), in cui l’elettronica regola il grado di bloccaggio dei differenziali anteriore e posteriore, è una passeggiata. E con un angolo d’attacco e d’uscita di 37º, un angolo di dosso di 29º, un’altezza massima da terra di 33,5 centimetri e tutti quei cavalli a portata di piede destro, non stupisce che passaggi in cui tante suv che millantano chissà quali doti in “off-road” sono costrette ad alzare bandiera bianca, come pietraie, distese di tronchi e ripide scalinate, per questo “panzer” cinese siano di una semplicità disarmante.

QUASI INFALLIBILE. Peccato solo di non aver potuto sperimentare l’effetto che fa “sguazzare” fino a 90 cm di profondità, a maggior ragione dopo aver appreso dagli ingegneri che la Mhero 1, in realtà, può attraversare senza colpo ferire corsi d’acqua profondi anche un metro, a patto che non ci siano onde. In quel caso, il costruttore non risponde di eventuali malfunzionamenti del veicolo. D’altronde, nessuno è infallibile, ma l’asticella del limite è così alta che superarla richiede una certa immaginazione…