Mercedes-AMG SL 63: cambio di paradigma
Lusso o velocità? Tecnologia o coinvolgimento di guida? Comfort o prestazione in curva? Quando si tratta di definire il carattere di una granturismo, ogni casa automobilistica si trova davanti a un bivio: puntare alla fruibilità e alla comodità quotidiana o offrire una dinamica di guida da mille e una notte quando alle autostrade si preferiscono le curve. Trovare il giusto compromesso non è semplice e le cose si complicano ulteriormente quando si decide di provare a raggiungere entrambi gli obiettivi. L’innovazione tecnologica ha dato tanti nuovi assi nella manica agli ingegneri e oggi non ci stupiamo neanche più se le suv segnano nuovi record al Nürburgring o le supercar vanno nel deserto, ma numeri (dell’auto) ed emozioni (del pilota) non sempre crescono alla stessa velocità.
AMMIRAGLIA SCOPERTA. Numerose premesse che ci portano al test di oggi, quello della nuova Mercedes-AMG SL, un’auto che è cambiata in tutto e per tutto con l’arrivo della nuova generazione e che, dopo tantissimi anni, ha rimesso l’accento sulle prestazioni. Un qualcosa di per niente scontato nella storia di questa sportiva che, a eccezione della prima intramontabile serie (la Gullwing) e di una “pazzia” in formato Black Series (la Mercedes SL 65 del 2008), certo non ha mai fatto della pura velocità il suo scopo e che ha sempre preferito coccolare guidatore e passeggero con un livello di comfort e sicurezza degno di un’ammiraglia.
HA LA 911 NEL MIRINO? Lo stesso vale ancora anche oggi: basta salire a bordo dell’ultima Mercedes SL per venire catapultati nel non plus ultra che ha oggi la Mercedes da offrire, con schermi giganti e tantissimi gingilli tecnologici che arrivano direttamente dalla Classe S, ma ora c’è un telaio sviluppato su misura dagli ingegneri della AMG (lo stesso che in formato coupé fa da base anche alla nuova AMG GT), la trazione integrale (per la prima volta nella SL), quattro ruote sterzanti, freni carboceramici (optional) e chi più ne ha più ne metta per far andare forte questa roadster da sogno. Che con l’ormai mitico 4.0 V8 biturbo sotto il cofano non accenna a rallentare nemmeno quando si raggiungono velocità da Autobahn. Ma che cosa significa tutto ciò nell’esperienza di guida? È davvero diventata una degna rivale di un mostro sacro come la Porsche 911? La nostra risposta la trovate in questo video, ma voi non mancate di farci sapere che cosa ne pensate!