Hyundai i30 N: la sorpresa coreana
Più che un’auto, la Hyundai i30N Performance è un suggerimento utile a chi ama la guida. E i trackday, in particolare: questa hothatch da 275 cv è garantita 5 anni. Fatevi sotto! Il suo setup di base consta di: quattro cilindri turbo da 353 Nm, trazione anteriore, differenziale autobloccante, sedili sportivi, cambio manuale con doppietta in scalata (volendo) automatica, ogni parametro di guida configurabile (assetto, sterzo, risposta del powertrain) e muso perennemente ricoperto di moscerini spetasciati. Povere bestie.
NON PRENDETELA SOTTOGAMBA. Ciò che conquista da subito è l’approccio decisamente sportivo che restituisce la messa a punto. Come sottolinea il suo nome, con quel suffisso ’N’, questa variante sportiva è stata sviluppata al ’Ring da quella rockstar del fine tuning che è Biermann (l’ex BMW M, Albert Biermann, dal 2018 pure responsabile del reparto ricerca e sviluppo della Hyundai). Non c’è da stupirsi, quindi, che i terminali nervosi di questa speciale i30 cerchino di essere un tutt’uno con voi. Come il freno: il suo pedale ha una prontezza da auto da corsa, con un’escursione corta e zeppa di mille sfumature di potenza frenante. E zero spugnosità, una perla per un’auto che – pur sportiva – resta sempre una hothatch. Anche lo sterzo dice abbastanza di ciò che accade là davanti: è inerte, certo, si tratta di un comando elettrificato; ma nonostante questo trasmette una sensazione di controllo e immediatezza che rassicura, specie considerando le velocità che la i30 N Performance ti permette di accumulare, per esempio, in un susseguirsi di curve veloci.
MOLTIPLICATRICE DI VELOCITÀ. A questo proposito, va citato il differenziale autobloccante: non è di quelli che ti strattona verso l’interno costringendoti a correggere sul pedale del gas quando non azzecchi la traiettoria perfetta; no: la sua fluidità di comportamento, la sua progressione, t’incoraggia a sfruttarlo sempre di più. In un crescendo prestazionale da pacca sulla spalla. Il cambio a sei marce è pieno di sostanza: questo fa sì che i passaggi di marcia avvengano in modo preciso, istintivo; anche quando la guida si fa concitata: la modalità di guida più esasperata, che puoi accendere direttamente dai paddle azzurrini – frontali – del volante, attiva la doppietta automatica in scalata, funzione di grande aiuto quando incontri le strade giuste di montagna perché non ti costringe a perdere tempo coi pedali o a quegli strattoni tipici da scalata brusca: il sistema raccorda i giri in modo perfetto. Contribuendo alla velocità delle tue azioni di guida. Una sorpresa, credetemi, anche per chi non ama troppe intrusioni elettroniche.
FA IL SUO LAVORO. Per quanto riguarda il motore, il rapporto che si crea con questo duemila turbobenzina è, diciamo così, articolato: borbotta in modo entusiasmante (anche la potenza del sound è registrabile via infotainment, quindi se vorrete muovervi senza dare nell’occhio sarete accontentati) e spinge sempre come si deve. Ma a dirla tutta non ha un gran carattere. Strano, perché non hai mai la sensazione che manchi di ‘qualcosa’; però, se altri comandi come sterzo, freni, autobloccante (che non è un ‘comando’ ma ci siamo capiti) e assetto (idem) sorprendono, lui no. Fa il suo lavoro e finita lì.
SPORT, TUTTI I GIORNI. Qualche numero: 250 km/h di velocità massima e 0-100 all’ora in 6,1 secondi. Dati che si trasformano in emozioni forti quando impari a conoscere questa Hyundai da divertimento. Che in ogni caso riesce a farsi sfruttare anche nella vita di tutti i giorni visto che tra le modalità di guida esiste anche una ‘eco’ utile per quando si decide di utilizzare questa i30 N nella vita di tutti i giorni: fare la spesa, portare i bambini a scuola o in vacanza. Tecnicamente con lei si può fare tutto: le porte ci sono, lo spazio interno anche, il baule è generoso (395 litri) e con una forma molto regolare. Ma occhio che le sospensioni sono sbilanciate sul versante prestazioni. Il problema non è la loro rigidezza, perché alla fine non sono tarate da cassapanca e basta. La verità è che raccontano tutto quello che incontrano per strada: cosa che in pista è un valore aggiunto, sul pavé cittadino no. Stesso dicasi per il volante. A questo mondo c’è ne sono di muti e di logorroici. Diciamo che a quello della i30 N piace parlare a tal punto da rendere quasi superflua la radio, tanto c’è lui che ti tiene compagnia assieme allo scarico…
ZITTA ZITTA. Nonostante le modalità di guida (tre più la personalizzabile) modifichino realmente gli istinti di questa coreana, nessuna di loro permette di evitare i consumi – diciamo così – sportivi (10,6 km con un litro di benzina a 130, stando allo strumento di bordo). Sotto questo punto di vista, alcune veterane della categoria (leggi Volkswagen Golf GTI Performance) riescono a far valere anni e anni di expertise in questo divertente segmento di mercato. Ma a onor del vero, nessuna come lei riesce a garantire (nel vero senso della parola) un piacere di guida così competente. E al netto della ‘garanzia’, questa è un’auto che ha gran numeri da giocare. Splendida sorpresa.