Hyundai Kona N: 280 CV a tutta versatilità
Tutto sta nel sceglierla nel colore giusto: perché nell’azzurro pastello che identifica da 10 anni le vetture da rally del team Hyundai Motorsport la Hyundai Kona N non fa nulla per nascondere le sue qualità dinamiche e le sue ambizioni di “ammazza-GTI” mentre nel più mimetico nero metallizzato rischia quasi di passare inosservata e quindi di stupire ancor di più quando verrà chiamata a una “prova di forza” per esempio sulla Serravalle-Genova o sulla Cisa. A distinguere la Kona più potente dalle sorelle minori sul piano estetico pochi ma precisi elementi: i fascioni paracolpi specifici, lo spoiler sdoppiato sopra il lunotto (che accoglie la terza luce di stop), il doppio scarico e i filetti rossi, oltre alle pinze dei freni rosse “firmate” N.
TRAZIONE DAVANTI E 280 CV. La Hyundai Kona N ha avuto il compito di allargare la gamma delle Hyundai sportive che inizialmente contava sulla i30 N da 280 CV (qui la nostra prova), 5 porte e Fastback (sempre a 5 porte ma con un profilo da coupé) e i20 N da 204 CV (guarda il video qui), adottando il motore della prima e abbinandolo al cambio robotizzato doppia frizione e alla trazione anteriore. Scelta piuttosto sorprendente, se non bizzarra, tenuto conto del fatto che la Kona ha sempre avuto in gamma versioni 4×4, a benzina e diesel, e che il suo stile da crossover, con carrozzeria rialzata, ben si sarebbe sposato con la trazione integrale, dotazione peraltro presente sulla i20 N Rally 1 che disputa il Mondiale Rally. Ma tant’è, inutile addentrarsi in scelte manageriali che son state compiute senz’altro con cognizione di causa tra Busan, sede degli headquarter Hyundai, e Francoforte, dove sorge la filiale europea, non distante dalla Nordschleife del Nuerburgring dove la Kona N Performance è stata a lungo collaudata prima di debuttare sulle strade.
MULTI PERSONALITÀ. Una crossover, si diceva, quindi un’auto versatile per definizione. Qualità che abbiamo sperimentato di persona, impegnando la Kona N in un’ampia varietà di condizioni d’uso, dalla città all’autostrada, dai percorsi extraurbani alle strade alpine innevate. Cinque posti omologati, quattro comodi, in poco più di 4 metri e 20 di lunghezza e, parlando di montagna, schienale posteriore sdoppiato asimmetricamente per caricare quattro paia di sci e relativi bastoncini e scarponi sacrificando solo un posto.
VA IN OVERBOOST. Naturalmente da un’auto da 280 CV ci si aspetta di sapere quanto sia “civile” e quanto “ignorante”. La Kona N Performance appartiene senz’altro alla prima categoria: tanta tecnologia applicata alla gestione di motore, cambio e telaio con la possibilità di scegliere il set-up preferito e la reattività desiderata, ma anche una modalità Eco con la quale consente percorrenze da 15-16 km/litro, ovviamente rinunciando a buona parte dello sprint di cui è capace. Per muoversi nei drive modes ci sono tre tasti: due sono sotto le razze orizzontali del volante, con cui si selezionano le varie modalità Eco-Comfort-Sport-N, l’altro è il pulsante rosso N Gear Shift, che attiva l’overboost del turbo con risultati ben avvertibili. Oltre che sulla pressione di sovralimentazione il sistema opera per una ventina di secondi anche sulla legge di risposta del pedale dell’acceleratore e sulle logiche di cambiata del doppia frizione a 8 rapporti. Esaurito il periodo di overboost bisogna aspettare circa 40 secondi per poterlo utilizzare nuovamente. Non bisogna poi dimenticare che, in modalità N, la più “hot”, si può accedere ad altri due step, personalizzabili, che consentono di scegliere il set-up preferito per motore, sterzo, rigidezza delle sospensioni, taratura del differenziale autobloccante a controllo elettronico e velocità di risposta del cambio a doppia frizione. Nel drive mode più esasperato lo scarico si produce in estasianti scoppietti in rilascio, ottenuti tramite la disattivazione selettiva di due dei quattro cilindri.
ELETTRONICA AL SERVIZIO DEL DIVERTIMENTO. Il sofisticato sistema di radar e telecamere che permette di regolare adattivamente la velocità e di leggere le indicazioni della segnaletica stradale fornisce poi il suggerimento di passare alla modalità di guida N quando viene letto il segnale di “doppia curva”. Più divertente che utile, segno però tangibile del DNA sportivo di questa Kona vitaminizzata.
NON SI SCOMPONE. Nel misto stretto la N Performance diverte, anche se la posizione di guida alta finisce col filtrare un po’ la percezione di quel che succede sotto le ruote; il differenziale autobloccante “tira dentro la curva” con qualche reazione sullo sterzo mentre se ci si mette a giocare con i trasferimenti di carico la Kona da 280 CV diverte in sicurezza lasciando emergere un po’ di sovrasterzo in rilascio anche nelle modalità di guida meno esasperate. Quando l’aderenza si fa precaria, il tasto-manopola Drive-Traction sul tunnel consente di impostare la modalità Snow, che assicura un po’ di grip in più ai pneumatici 235/40 R19 montati su cerchi in lega superleggera multirazza.
RIUSCITA DENTRO, SENZA STRAFARE. A conferma della sua doppia anima, la più veloce delle crossover Hyundai si propone con un arredamento interno sportivo ma non esasperato: i sedili contenitivi e avvolgenti (riscaldabili e ventilati) sono anche comodi e non ostacolano quando si sale o scende; la strumentazione digitale e il monitor dell’infotainment (entrambi con diagonale da 10,25 pollici) guadagnano alcune funzioni tra cui l’indicazione dell’accelerazione laterale e longitudinale e i termometri di acqua e olio senza però alterare l’impostazione della plancia, mentre la sigla N compare in modo un po’ ridondante su schienali, battitacco, volante e schermata di avvio della strumentazione, mentre le cuciture azzurre sui sedili in tessuto ricordano l’appartenenza di questa Kona da 240 km/h (con uno 0-100 km/h in 5,5 secondi) all’universo N. Il prezzo per salire sulla giostra? Il listino parla di 43.450 euro tutto compreso. O quasi: unico optional è la vernice metallizzata.