Eccessi ed eleganza della Continental GT Speed
PROVARE PER CREDERE. Partiamo dal presupposto che un’auto il cui peso in ordine di marcia sfiora le due tonnellate e mezzo non può dirsi sportiva, a prescindere da quali siano le sue altre caratteristiche tecniche. Detto questo, la Bentley Continental GT Speed rappresenta probabilmente il modo di sfrecciare a 335 km/h più elegante, lussuoso e confortevole al mondo. In effetti, già dopo un paio di giorni in sua compagnia, viene da chiedersi che senso abbiano tutte le altre auto diverse da lei.
NON-PLUS-ULTRA. La domanda che viene spontanea è: perché mai dovremmo accettare di muoversi più lentamente, senza essere coccolati dai sedili morbidi (ma contenitivi al punto giusto), rinunciando ad essere deliziati dal sublime impianto stereo e pregiudicandoci la possibilità di piegare le regole dello spazio tempo ogni volta che il pedale del gas viene poco più che sfiorato? E la risposta è duplice: innanzitutto perché per raggiungere la Continental GT Speed bisogna disporre di circa 300.000 euro e poi perché serve tenere costantemente a disposizione svariate altre banconote da 50 per riempire spesso il serbatoio da 90 litri, visto che i 9 km/litro sono quasi un miraggio e la media oscilla tra i 5 e i 7, a patto che non si superino spesso i 3000 giri.
NUMERI INCREDIBILI. Ma, dopotutto, per spingersi oltre questo regime bisogna avere davvero fretta, perché il 6 litri W12 biturbo dispone di 900 Nm già a 1500 giri e li tiene costanti fino a 5000 giri, ovvero quando arrivano i 659 CV che rimangono tali fino a 6000 giri. Numeri a parte, la spinta offerta dalla Continental GT Speed è poderosa già poco oltre il minimo e si mantiene tale fin quasi al limitatore. L’erogazione sembra “elettrica” e l’unico peccato è che la voce del dodici cilindri sia fin troppo ovattata.
DODICI CILINDRI. A questo proposito, il W12, progettato dal Gruppo VW, è prossimo alla pensione, visto che verrà prodotto solo fino al 2024 concludendo la sua carriera sotto il cofano della Batur, che verrà prodotta in soli 18 esemplari. E per quell’occasione raggiungerà i 750 CV, cioé ben più dei 450 con cui debuttò nella Volkswagen Phaeton del 2002 in versione aspirata. Nel frattempo, ci siamo goduti le sue prestazioni a ogni metro percorso. Non avrà il canto e l’allungo del V12 Ferrari, ma l’effetto fionda che riesce a generare su un’auto di queste dimensioni è incredibile.
TECNICA AL TOP. Dopo aver verificato che lo 0-100 richiede effettivamente solo 3,6 secondi, mi sono concentrato per capire la dinamica di questa Continentale GT Speed, che utilizza sospensioni pneumatiche attive con smorzamento del rollio, quattro ruote sterzanti e un differenziale posteriore a controllo elettronico. Inoltre, può inviare la maggiore parte della coppia al posteriore in modalità Sport, mentre in tutte le altre è distribuita al 50% tra avantreno e retrotreno.
UN PO’ DI AUDI. Di base l’auto è lievemente sottosterzante, ma è lieta di diventare sovrasterzante se si esagera col gas fuori dalle curve lente. La parte più complessa è gestire l’inserimento e riuscire a capire la quantità di grip sotto le ruote anteriori, visto che le informazioni che arrivano dal volante sono molto filtrate. E qui i più sensibili noteranno le parentele con le Audi, ed è normale visto che tutta l’elettronica arriva da Ingolstadt. Però, considerando che si tratta di una Bentley, uno sforzo in più (anche per la pulsanteria) si poteva fare.