Audi RS e-tron GT, la gran turismo della nuova era

Il futuro di Audi è elettrico, lo sappiamo. A Inglostadt (ma lo stesso vale per la maggioranza dei costruttori) ce lo ripetono ormai una settimana sì e l’altra pure, ma un conto è parlare del domani, un altro è farcelo toccare dal vero, oggi. O meglio, guidare oggi. Già, perché la Casa dei quattro anelli non soltanto ha lanciato la sua prima berlina a corrente, ma ha deciso di fare all-in, proponendola da subito anche nel suo allestimento più arrabbiato ed esclusivo, quello contraddistinto da due lettere che a molti fanno battere il cuore: RS. Una scelta coraggiosa per un brand sportivo che proprio dei suoi motori ha sempre fatto un vanto; basti pensare ai V8 turbo e aspirati dei primi anni 2000, piuttosto che l’immortale cinque cilindri della RS 3. Gente rumorosa, in tutti i sensi. Qui, invece, regna il silenzio e le qualità e il desiderio di possedere questa Audi RS e-tron GT vanno ricercate altrove. Vediamo.

30 E LODE AL DESIGN. Se, come dicono, la maggioranza degli automobilisti sceglie la sua auto prima di tutto per il look, be’, l’Audi e-tron GT non può che essere destinata al successo. Guardatela, da davanti, di fianco, di dietro: non c’è un angolo di questa filante berlina coupé a quattro porte fuori luogo. Gli ingombri limitati della meccanica elettrica sembrano aver stimolato i designer a dare il meglio, al punto che – parliamo di giudizi soggettivi chiaramente – a molti pare ancora più bella della cugina di Stoccarda, la Porsche Taycan. Non è un mistero che la base tecnica utilizzata da Audi sia la stessa dell’elettrica della Porsche, ma di certo non si sono limitati a un ‘copia-incolla’: le differenze non riguardano solo gli esterni, ma anche la totalità degli interni, dove si è scelto un’impostazione sportiva, certo, ma allo stesso tempo più conservativa. Se nella Porsche tutto o quasi si comanda dai touchscreen, l’Audi e-tron GT è una piacevole scoperta per tutti coloro che, come me, preferiscono ancora un certo numero di pulsanti fisici. E, così, climatizzatore, modalità di guida, controllo di trazione sono dei bei tasti e agli schermi è delegato ‘soltanto’ la multimedialità e il cruscotto (l’ottimo Audi Virtual Cockpit). In altre parole: se arrivate da un’auto tradizionale a motore termico, la e-tron GT non spaventa, ma vi invita gentilmente a scoprire che cosa vuol dire guidare un mezzo a pile. Il tutto condito da finiture e assemblaggi impeccabili. Vien da pensare: anche questo per non disorientare e, comunque, per tradizione. 

‘BALISTICA’. Passato l’iniziale “è accesa o no?” di tutte le volte che ci si mette al volante di una EV dopo un po’ di tempo, si prende il via in silenzio o con un suono che sa di film di fantascienza. Sarà per l’abitudine ai motori termici, sarà quello che volete, ma una certa componente uditiva aggiunge molto all’esperienza di guida di un’auto. E in Audi lo sanno bene, tanto che per questa RS hanno studiato un rumore ad hoc percepibile nell’abitacolo ma pure da fuori, giusto per sottolineare come qui l’elettricità, prima che al servizio dell’ecologia, è pronta a farvi andare forte, molto forte. Le accelerazioni sono vere e proprie frustate nel collo e, dopo averla guidata, individuare una macchina che vi dia le stesse emozioni una volta premuto a fondo l’acceleratore sarà difficile. Non a caso stiamo parlando di 646 cavalli e 830 Nm di coppia disponibili nel momento stesso in cui il vostro cervello decide che è l’attimo di scattare. Il tutto condito da un cambio automatico a due rapporti che, non solo vi permette di godere di prestazioni balistiche da fermi – bastano 3”3 per lo ‘0-100’ -, ma di continuare a sfruttarle anche una volta che su qualche autostrada tedesca decidiate di viaggiare a oltre 200 orari (la velocità massima è di 250 km/h). Super prestazioni godibili a ogni angolo del tachimetro e anche abbastanza indipendentemente dal livello di carica della batteria: vi assicuro che, anche sotto al 10 percento, il vostro collo continuerà a implorare pietà quando agli elettroni chiederete tutto.

I VIAGGI SONO IN RELAX. Ma che le elettriche siano una fonte sicura di prestazioni esaltanti – e difficilmente replicabili a benzina – si sa, specialmente quando un manipolo di ingegneri tedeschi si mette al lavoro. Per essere una vera berlina sportiva, però, serve quel mix di comfort e divertimento di guida tra le curve capace di imbarazzare supercar e GT di ogni sorta, con cuore termico compreso. Guidando in relax l’Audi RS e-tron GT la schiena non si lamenta. Un grazie va all’assorbimento inaspettato di buche e avvallamenti stradali come se la spalla delle gomme, su maxi cerchi di 21”, fosse ben più alta. E che dire della silenziosità di marcia, degna di un’Audi A8 (suono futuribile a parte, naturalmente). Premendo con leggerezza l’acceleratore, poi, i chilometri promessi dal computer di bordo sono abbastanza realistici da farvi passare quella famosa ansia da autonomia, che ancora attanaglia molte elettriche. 300 chilometri sono sempre alla portata di questa RS e-tron GT e anche in autostrada non vi troverete costretti ad andare in prima corsia con i tir mantenendo l’occhio fisso sullo stato della batteria. Almeno che non siate prima transitati da un bel passo di montagna: se c’è una cosa che le elettriche ancora soffrono, sono i tratti lunghi in salita. Qui l’autonomia ne risente, l’indicatore della pila scivola allegramente verso la zona rossa e, se è vero che una volta in discesa si recupereranno chilometri di vita per la batteria, non saranno mai paragonabili a quanti ne avrete consumati salendo.

COME VA TRA LE CURVE? Preferite le colline agli oltre duemila metri dei nostri passi alpini e scoprirete che ci si può davvero divertire: a stupire è prima di tutto lo sterzo, diretto e consistente quanto basta senza risultare artificialmente duro. L’assetto, comodo quando si viaggia, si fa abbastanza rigido e composto tra le curve. D’aiuto il baricentro davvero basso dovuto al pacco batteria posizionato sotto al pavimento. Inutile dire che sulle nostre statali la potenza a disposizione è oltremodo eccessiva ma, una volta presa la mano, è anche più modulabile di quanto una coppia di oltre 800 Nm disponibile all’istante possa suggerirvi. Il modo in cui si coordinano i due motori elettrici garantisce tantissima motricità sulle quattro ruote, con una netta preferenza per la spinta dalle ruote dietro, che ricorda, e con piacere, un comportamento da (sicura) trazione posteriore. Almeno finché non decidiate di provare a staccare il controllo di trazione: al contrario di altre Audi RS, qui non c’è una modalità ‘via di mezzo’ che rallenta l’entrata in azione dell’Esp, ma soltanto il più tradizionale on/off. Staccatelo e la RS e-tron GT dimostrerà una gran voglia di far pattinare le gomme dietro. 

GRAN TURISMO (DEL NUOVO MILLENNIO). L’Audi RS e-tron GT ha le prestazioni e il comportamento dinamico da giocarsela con le sue sorelle RS a motore termico, ma non bisogna fare l’errore di dimenticarsi che sulla bilancia lei supera, e di slancio, i 2300 kg. Le auto di oggi ci hanno abituato a domare la fisica con sospensioni e diavolerie elettroniche che fanno miracoli, ma 23 quintali di auto rimangono comunque tanti. Abbinati a oltre cinque metri di lunghezza non si può pensare di forzare troppo le staccate e di non avvertire un po’ di sottosterzo quando alle gomme anteriori si chiedono gli straordinari per farvi puntare verso l’uscita della curva. Per goderseli appieno, questi quattro anelli elettrici non vanno forzati: se le lettere R e S ci suggeriscono di cercare la prestazione, la sigla GT va interpretata nel suo significato letterale. Una gran turismo da far danzare (entro i suoi elevati limiti) in velocità ma in souplesse come una vera e propria sportiva di classe. Vi mancherà un potente pluricilindrico sotto al cofano una volta scesi? Forse, ma presto, dicono, non lo rimpiangerete.