Volkswagen Golf GTI Mk1
Quotazione da 15.000 € a 30.000 €
La storia della più pepata delle Volkswagen Golf, ambasciatrice per eccellenza di intere generazioni di compatte targate GTI, comincia nel 1976. L’idea iniziale, partorita da un ingegnere del reparto sperimentazione della casa, Alfons Löwenberg, è quella di dar vita a una vettura adatta all’uso quotidiano e alla famiglia, ma dal piglio sportivo. Il progetto parte quasi in segreto da una Scirocco più bassa del normale mossa da un pimpante 1.5 a benzina da 100 CV, ma dai piani alti di Wolfsburg non arriva il semaforo verde. L’operazione, tuttavia, non passa del tutto sottotraccia, e non molto tempo dopo viene ripresa con la Golf, disegnata da Giorgetto Giugiaro e lanciata sul mercato un paio d’anni prima con l’ambizioso obiettivo di proseguire lo strepitoso successo del Maggiolino. Segni particolari? La mascherina contornata da un sottile profilo rosso, lo spoiler anteriore più grande e i codolini in plastica scura sui passaruota. Nell’abitacolo, invece, la più “cattiva” delle Volkswagen Golf si differenzia dalle versioni “normali” per il volante sportivo a tre razze, il rivestimento dei sedili in tessuto tartan e il pomello del cambio “a pallina da golf”. Sotto il cofano trova posto un grintoso 1.6 a iniezione meccanica con 110 CV (lo stesso dell’Audi 80 GTE) abbinato a un cambio manuale a quattro marce (dal 1982 subentra un più fluido 1.8 con 112 CV). Il successo non tarda ad arrivare, ed è corposo: a fine 1976 il libro degli ordini riporta più di 50.000 prenotazioni, e nei successivi sette anni di produzione vengono prodotte più di 460.000 Golf GTI. Oggi non è difficile da trovare, ma reperire di queste piccole “belve” come appena uscita di fabbrica è tutto un’altro paio di maniche, e in ogni caso significa mettere in conto una spesa non alla portata di tutti. È il prezzo da pagare per mettersi in garage un autentico mito su ruote.
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