Suzuki Samurai

La Suzuki Samurai merita un posto d’onore tra le fuoristrada più famose della storia. Evoluzione naturale delle SJ410 e SJ413, questa piccola 4×4 è stata lanciata nel 1989 ed è rimasta sulla breccia fino al 2003, anno in cui è stata sostituita dalla Jimny, che ne ha proseguito il successo e il cui modello di seconda generazione, nato nel 2018, è tutt’oggi in vendita. La Samurai ha conquistato gli appassionati per via delle sue grandi doti in off-road e della sua compattezza: qualità che, insieme alla trazione 4×4 e al riduttore, le consentono di arrampicarsi praticamente dappertutto e di affrontare passaggi stretti spesso fuori portata per veicoli più grandi e specializzati. Imbullonata a un robusto telaio a longheroni e traverse, la squadratissima carrozzeria era proposta nella classica versione chiusa e in una sfiziosa variante con il tetto rimovibile (anche in materiale plastico morbido). La versione su cui puntare oggi è quella con il motore 1.3 da 69 CV: un po’ più pimpante del 1.0, consente di trarsi d’impaccio più facilmente sui terreni più “difficili” e fa viaggiare un po’ più svelti (si fa per dire: la velocità massima è di appena 130 orari…) anche sull’asfalto.