Renault
Non ha mai avuto fortuna con le grandi sportive, anche se ci ha provato con il marchio Alpine, ma tra le “hot hatch” per tanto tempo non ha avuto rivali. E comunque nello sporti si è tolta un sacco di belle soddisfazioni. La Renault è tra le case in attività da più tempo. Viene fondata nel 1898 e la sua prima vetturetta va a ruba a Parigi appena dopo la presentazione: evidentemente la casa francese mostra subito la propensione alla diffusione su vasta scala. Il marchio a losanga utilizzato tuttora e ispirato alla forma dei diamanti viene però introdotto solo nel 1924, quando l’attività industriale è ormai bene avviata. In seguito alle conseguenze economiche della seconda guerra mondiale, dopo il conflitto la Renault passa nelle mani dello stato francese, che rimane uno degli azionisti anche dopo la privatizzazione del 1996. Tra i modelli più iconici c’è la piccola 4CV, costruita tra il 1947 e il 1961 ma è proprio in quell’anno che nasce una delle Renault più famose della storia: la R4, che vuole essere la risposta alla Citroën 2CV e viene prodotta in 8 milioni di esemplari. Ma la storia della Renault è segnata anche dalla nascita della R5 del 1972, che dà origine a una fortunata stirpe di modelli sportivi che si fanno onore in pista e nei rally: Alpine, Alpine Turbo e Turbo (con motore posteriore). E il filone viene ripreso con la Supercinque del 1984 e la Clio del 1990. In campo tecnico e sportivo la Renault ha il merito di credere prima di altre grandi case al turbocompressore già fin dagli inizi degli anni ’70 e porta questa soluzione in F1, nelle gare di durata e anche nella produzione di serie. In F1, però raggiunge i massimi risultati utilizzando i motori aspirati: conquista il mondiale del 1995 fornendo i motori alla Benetton e quelli del 2005 e 2006 con una vettura realizzata interamente in casa. Ma nel palmares c’è anche la vittoria a Le Mans nel 1979. Dal punto di vista societario, La Renault tenta varie partnership – con Chrysler, Volvo, Samsung – e nel 1999 realizza un’alleanza con Nissan e acquista il marchio rumeno Dacia.