Mercedes-AMG C 63 S E Performance

Questa berlina (o station wagon se preferite) passerà alla storia perché sancisce l’inizio della fine dei gloriosi V8 Mercedes che, iniziando da questi modelli, lasceranno il posto a motori 4 e 6 cilindri adeguatamente ibridizzati e muscolarizzati. Un peccato? Ovviamente sì, ma (forse) non si poteva fare altrimenti: la transizione ecologica impone scelte di questo tipo. 
Ma ciò non significa che l’ultima C griffata AMG deluderà le attese almeno in fatto di potenza. Anzi. Il suo 2.0 ibridizzato esibisce la bellezza di 680 cavalli, 1.020 Nm di coppia e prestazioni da vera bruciasemafori. Elettrico a parte, il due litri offre 476 CV per una potenza specifica di 238 CV/litro. Deriva da quello della AMG A 45 ed è associato a un motore a corrente posteriore da 204 cavalli, alimentato da una batteria al litio realizzata seguendo le indicazioni del team Mercedes di F1. E il gioco è fatto: questa C è una AMG in tutto e per tutto, rumore a parte… Numerose le modalità di guida che variano anche il contributo del motore elettrico. Così selezionando Comfort e Battery Hold (che massimizzano l’autonomia elettrica) viene erogato solo il 25% della potenza elettrica, mentre in Sport si sale al 65% e in Sport Plus e Race fino all’80%. Per arrivare al 100% della potenza oltre a Race è necessario attivare anche il comando Boost e premere l’acceleratore fino in fondo. In questo modo la C scatena tutto il suo potenziale regalando le vere emozioni di una AMG. Infine una curiosità che, forse, testimonia meglio di altre le contraddizioni che stiamo vivendo in questo periodo: quando si viaggia in elettrico puro si può attivare un rumore artificiale, che accompagna l’erogazione e che è udibile anche all’esterno grazie a due altoparlanti anteriori e un soundbar posteriore. Giudicate voi.