Lotus Esprit
Quotazione da 30.000 € a 70.000 €
Tra le sportive della casa di Hethel, la Lotus Esprit è una delle più famose e amate. Disegnata da Giorgetto Giugiaro, quella di prima generazione, nata nel 1976, ha dato origine a una stirpe di supercar a due posti secchi e motore centrale che ha attraversato quattro, lunghi decenni, concludendosi nel 2004 dopo ben 24 tra modelli e versioni diverse e oltre 10.000 esemplari. Dalla capostipite (tutta in vetroresina e imbullonata a una raffinata struttura a trave centrale) all’ultima nata (un’auto da sogno con nulla da invidiare a una Ferrari o a una Porsche), passando per la mitica Turbo guidata da James Bond nel film “007 Solo per i tuoi occhi” del 1981, si snoda un buon pezzo della storia della Lotus. Una storia affascinante, impregnata di quella passione sanguigna tutta inglese per i motori e le corse, e che racconta di un’evoluzione senza sosta. A cominciare dai motori, dal primissimo quattro cilindri 2.0 a carburatori con 157 CV (“ringalluzzito” dall’aggiunta di un turbocompressore nel 1980) al nobile V8, a lungo scartato per ragioni di costi e che ha visto la luce solo nel 1996, quando la Esprit – più lussuosa, ingentilita e ammorbidita nelle forme e, se possibile, più affascinante che mai – era giunta praticamente al culmine della maturità. Nel 1999 l’inasprirsi delle norme antinquinamento decretò l’uscita di scena delle versioni “base” mosse dai motori a quattro cilindri e nel 2001 la Lotus Esprit ricevette l’ultimo restyling della sua lunghissima carriera. Ma la leggenda è senza tempo.
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