Fiat Uno Turbo

Alcune automobili, e più in generale alcuni prodotti industriali, riscuotono più successo e approvazione quando sono ormai fuori produzione da un certo tempo rispetto a quando sono fresche d’approdo in concessionaria. È, per certi versi, il caso di un’auto decisamente particolare, e per molti aspetti “curiosa”, che rappresentava la versione tutto pepe, prodotta dal 1985 al 1994, della popolarissima Fiat Uno, la compatta da città nata nel 1983 dalla matita di Giorgetto Giugiaro. All’epoca la casa torinese strizzava l’occhio al mercato delle piccole sportive che furoreggiavano in tutta Europa, a cominciare dalla Volkswagen Golf GTI per proseguire con altre grandi protagoniste del settore delle cosiddette “piccole bombe”, come le francesi Peugeot 205 GTI e la Renault 5 GT Turbo. Così, in breve tempo, la Fiat Uno Turbo i.e. si fece largo tra le rivali ottenendo un discreto successo. Cuore della vettura era il classico quattro cilindri Fiat di 1.301 cc (quello che muoveva la già pimpante Uno 70 SX), ma sovralimentato con una turbina fornita dalla giapponese IHI. C’era anche un intercooler per abbassare le temperature d’esercizio del motore e la potenza massima era di 105 CV a 5.750 giri, con un picco di coppia di 147 Nm a 3.200 giri. In una super compatta lunga poco più di metri e mezzo come la Uno questi numeri, oggi alla portata di una qualsiasi tranquilla city-car, si traducevano in una velocità massima di 200 km/h e in uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 9 secondi. La carriera della Uno Turbo si divide tra prima serie, fino al 1989, e seconda serie. Ovviamente la Turbo i.e. si è aggiornata nel corso degli anni. Per esempio, nel 1987 tra gli optional fa capolino l’antiskid, un sistema che evita il pattinamento delle ruote motrici (anteriori) nelle accelerazioni più brusche. Con l’introduzione del modello di seconda generazione, alla fine dell’89, la cilindrata sale fino a 1.372 cc e la potenza a 116 CV, con uno “0-100” bruciato in 7,7 secondi e una punta massima di 205 km/h. Nuova è anche la turbina Garrett T2 (con pressione massima a 0,75 bar). A partire dal 1991, con l’introduzione del catalizzatore, la potenza scende a 112 CV, mentre l’anno successivo viene introdotto l’ABS. Sulla base sia della prima sia della seconda serie, inoltre, molte carrozzerie italiane di pregio come la Scioneri, la Giannini e la Moretti si sbizzarriscono allestendone versioni uniche nel loro genere. Oggi la Uno Turbo i.e. è quasi un oggetto di culto per i collezionisti e trovarne una in ottime condizioni è, se non impossibile, senz’altro difficile. A meno di non mettersi l’anima in pace e prepararsi a sborsare cifre nell’ordine dei 20.000 euro. E forse anche qualcosina in più…