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Ferrari F40

Ferrari F40

Quotazione da 2.300.000 € a 3.500.000 €

Quando si parla di Ferrari classiche è difficile stilare classifiche o stabilire un ordine di priorità. Tutti i modelli usciti dai cancelli della fabbrica di Maranello sono speciali e unici nel loro genere. Ma è anche vero che alcune “rosse” sono… più speciali di altre. Come nel caso della F40, la supercar costruita tra il 1987 e il 1992 che celebrava i primi quarant’anni di attività della Ferrari. Firmata dagli stilisti della Pininifarina Aldo Brovarone e Leonardo Fioravanti, fu sviluppata sotto la guida tecnica dell’ingegner Nicola Materazzi. Dovendo dar lustro a un anniversario così importante, la Ferrari F40 doveva eccellere sotto ogni punto di vista: così fu la prima Ferrari stradale a essere costruita con materiali compositi come il kevlar per il telaio, la fibra di vetro per la carrozzeria, resine aeronautiche per i serbatoi e altro ancora. Al momento della presentazione era l’auto stradale più veloce mai costruita, con una punta massima dichiarata di 324 km/h. Erede “spirituale” della 288 GTO, da quella che può essere considerata come la prima supercar Ferrari dell’era moderna la F40 ereditava il V8 sovralimentato, ma con una cilindrata aumentata fino alla soglia dei tre litri, una potenza massima di 478 CV a 7.000 giri e una coppia di 577 Nm a 4.000 giri. Il cambio era un manuale a 5 marce dagli innesti secchi e precisi e, sempre parlando di numeri, facevano gridare al miracolo il rapporto peso-potenza, pari a 2,58 kg/CV e la potenza specifica di ben 163 CV/litro. Insomma, una meccanica estrema per un modello senza compromessi anche negli interni, dove l’unica concessione al comfort era rappresentata dal climatizzatore. Per il resto, nulla. Niente impianto stereo, portaoggetti, tappetini, rivestimenti in pelle. E le portiere si aprivano dall’interno tirando un semplice laccio. I primi 50 esemplari avevano addirittura i finestrini scorrevoli lateralmente, mentre i successivi montavano vetri discendenti con comando a manovella: nessuna F40 ha mai avuto gli alzavetro a comando elettrico. Ma non è tutto, perché la F40 era sprovvista anche di servosterzo e ABS! Tra le numerose varianti che hanno accompagnato la carriera di questa Ferrari da sogno, quasi sempre destinata a un utilizzo in pista, almeno una merita di essere ricordata: è la F40 Valeo, un esemplare unico commissionato e realizzato per l’avvocato Gianni Agnelli. È l’unica F40 dotata di frizione elettronica Valeo, che consentiva cambiate in meno di 100 millisecondi attraverso un dispositivo azionato dal movimento della leva del cambio. Questa vettura è anche una delle due F40 realizzate con interni in tessuto neri, anziché rossi. E’ ovvio che un modello con queste caratteristiche diventasse subito oggetto di culto e speculazione: inizialmente il prezzo di listino era di circa 374 milioni di lire, ma ben presto le quotazioni schizzarono alle stelle e le F40 si scambiavano tra collezionisti a cifre astronomiche per l’epoca: fino a 2 miliardi di lire. In un primo momento la Ferrari comunicò che non avrebbe costruito più di quattrocento F40, ma il successo fu così fragoroso che la Casa di Maranello fu “costretta” a tornare sui propri passi e produrre 1.000 esemplari. Che diventarono 1.337 quando la vettura ottenne l’omologazione per gli Stati Uniti.

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