BMW M3 E30
Quotazione da 70.000 € a 110.000 €
Chissà se nel 1972, quando decisero di mettere in piedi il reparto Motorsport, i responsabili della BMW riuscivano a immaginare fino a che punto la divisione sportiva della casa di Monaco sarebbe riuscita a fare breccia nei cuori degli appassionati di corse e motori. Da allora, la lettera M fa rima, su strada come in pista, con i modelli più potenti, veloci e divertenti da guidare della casa dell’elica. Tra di essi, uno occupa da sempre un posto a parte: la BMW M3, nata nel 1986 e ancora oggi simbolo indiscusso tra le sportive della casa dell’elica. La variante ad alte prestazioni della Serie 3 nasce con il modello siglato E30, e inizialmente i tecnici bavaresi valutano di adottare un 2.0 a quattro cilindri imparentato con un motore di Formula 2. Rispetto alla berlina da cui deriva, già nella variante di pre-produzione la BMW M3 sfoggia un look più audace, reso particolarmente grintoso da spoiler, appendici aerodinamiche e da un grande alettone posteriore. Il motore che equipaggerà l’auto di serie è sempre un quattro cilindri aspirato, ma con cilindrata aumentata a 2,3 litri, distribuzione a 16 valvole e 200 CV di potenza (195 per la versione catalizzata). La taratura delle sospensioni e il cambio vengono adeguati alle maggiori prestazioni (la velocità massima raggiunge i 235 km/h), al pari dell’impianto frenante con quattro dischi autoventilanti. Il primo, importante aggiornamento della gamma della BMW M3 risale al 1988, con la versione Evolution: la potenza sale a 215 CV, la velocità di punta a 240 km/h. Un anno più tardi debutta la M3 Cabriolet con il motore da 200 CV. Ancor più votata alla guida sportiva è la variante Sport Evolution, mossa da un 2.5 con 238 CV e contraddistinta da una griglia più ampia, uno splitter anteriore regolabile e un alettone posteriore di dimensioni maggiori di quello standard. A cavallo tra gli anni ’80 e ’90 le BMW M3 dominano in lungo e in largo nei circuiti di tutta Europa e la casa decide di celebrare i suoi successi sportivi con due edizioni in serie limitata del suo bolide dedicate ai campioni Nicola Ravaglia, vincitore del DTM 1989, e Johnny Cecotto, che in quello stesso anno conquistò il Campionato italiano turismo.
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