Bentley
Era un marchio che si avvitava su manierismi comprensibili solo a quattro lord inglesi, poi è finto nella mani di Audi e ha cominciato a costruire auto semplici da usare, con tanto stile e fatte per accogliere comodamente le persone. Così, nei posti che contano, le Bentley si vendono e si vedono come le Golf da noi. Però quando Walter Owen Bentley fonda la sua azienda nel 1919, la consacra alla produzione di auto da corsa, alla portata di pochi danarosi, che si impongono più volte a Le Mans nella seconda metà degli anni ‘20, portando al marchio una fama internazionale. Ma la solidità finanziaria è un’altra cosa e la Bentley viene ipotecata già nel 1931. Questo porta alla sua acquisizione da parte di quella che è la sua rivale per eccellenza: la Rolls-Royce. Da allora, per quasi 70 anni la Bentley si limita a produrre Rolls ribrandizzate e con poche modifiche, perdendo quasi del tutto l’immagine sportiva originaria. Nel 1998, però, viene acquistata dal Gruppo Volkswagen (mentre la Rolls Royce finisce nell’orbita di BMW) cominciando, a poco a poco, a impiegare meccaniche di origine Audi opportunamente rivisitate. E proprio utilizzando materiale tedesco come base, nel 2003 la Bentley torna anche sul gradino più alto del podio di Le Mans.