Cadillac Lyriq, la prova della Yankee che punta forte sull’Europa

Cadillac Lyriq, la prova della Yankee che punta forte sull’Europa

In Nord America, Cadillac è considerato un marchio di lusso, persino superiore ai tanti brand “premium” europei come Mercedes, Audi e BMW. Nel Vecchio Continente, però, le auto americane soffrono di una reputazione ben diversa: spesso viste come tra le peggiori in termini di qualità e affidabilità, complici anche i poco lusinghieri (ma ben documentati) report di JD Power. Non stupisce, quindi, che per il suo ritorno — in chiave elettrica — Cadillac abbia deciso di puntare forte sull’immagine. Il debutto europeo parte dalla Svizzera, a cui seguiranno Svezia e Francia, con l’obiettivo di impressionare grazie a uno stile personale e ricercato, interni raffinati e tecnologici, e un powertrain degno del marchio: la Lyriq ha una batteria da 102 kWh che alimenta due motori elettrici (uno per asse), per una potenza complessiva di 388 kW (circa 530 CV). L’autonomia? Circa 530 km nel ciclo WLTP combinato e fino a 690 km in città, dove entra in gioco la funzione iPedal (per confronto: Audi Q8 e-tron SUV monta 114 kWh per 582 km WLTP). Per dare un’idea pratica dell’autonomia della Lyriq, Cadillac cita tre esempi: Ginevra-Marsiglia (416 km) senza ricariche; Zurigo-Losanna-Zurigo (227 km A/R) con una sola carica; Berna-Bruxelles (657 km) con una sosta rapida da 30 minuti.

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DINAMICA ONESTA, MA NON SPORTIVA. Abbiamo provato la Cadillac Lyriq AWD in Svizzera, nel Canton Grigioni. I 530 CV di potenza sono ben filtrati dai 2700 kg a vuoto, con un baricentro basso che nasconde parte della massa. L’accelerazione da fermo è energica grazie ai 610 Nm di coppia subito disponibili. I freni, con pinze Brembo firmate Cadillac, si sono ben comportati lungo la discesa del Passo del Lucomagno. Niente autostrada nel nostro test, quindi nessuna occasione per toccare la punta massima di 210 km/h (che richiederebbe le autobahn tedesche). Lo sterzo, preciso e sufficientemente comunicativo, è adeguato per una suv che non ambisce a sportività, pur montando cerchi da 21” con pneumatici 275/45 R21 — poco favorevoli all’autonomia. Il diametro di sterzata (12,2 metri) è in linea con quello dei principali concorrenti 4×4. La Cadillac Lyriq, definita in fase di lancio “coupé-crossover”, è chiaramente pensata per i lunghi viaggi autostradali nel massimo comfort, più che per sfidare Urus, Cayenne Turbo o RSQ8 sulle strade di montagna. Una conferma? Il selettore del cambio monomarcia è sul piantone dello sterzo, con una levetta da tirare e spostare per selezionare le marce R, N e D.

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IL COMFORT È DA AMMIRAGLIA. La Cadillac Lyriq sorprende per silenziosità — anche con pneumatici invernali — grazie al parabrezza fonoassorbente. I sedili sono avvolgenti ma comodi, con ampie regolazioni elettriche (anche il piantone dello sterzo) e funzioni riscaldabili/ventilate/massaggianti. Anche il divano posteriore e il volante sono riscaldabili. L’abitacolo è ben climatizzato, con pompa di calore per minimizzare il consumo energetico. Ottimo per i climi freddi anche il parabrezza e i getti lavavetro riscaldabili. Un dettaglio curioso sono le manopole delle bocchette d’aerazione, in plastica effetto metallo: un omaggio, almeno visivo, alle raffinate soluzioni di Bentley e Rolls-Royce.

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IL MAXISCHERMO DA 33″ FA QUASI TUTTO. Fiore all’occhiello della Cadillac Lyriq è il display curvo da 33 pollici con risoluzione 9K: integra strumentazione, infotainment e comandi touch e vocali. Le mappe navigano direttamente davanti al guidatore, e lo specchietto interno digitale mostra le immagini della telecamera posteriore, utile quando il bagagliaio (1.751 litri a divano abbattuto) è carico o con passeggeri alti che oscurano la visuale. Non manca un impianto audio premium AKG con 19 altoparlanti e sistema di riduzione attiva del rumore. Lato praticità, ci sono molti vani portaoggetti, un cassetto estraibile al centro consolle e un portaguanti che si apre tramite comando virtuale sullo schermo. Piace anche il tetto panoramico apribile a tutta ampiezza, con tendina oscurante elettrica: un plus rispetto ai sistemi opacizzanti manuali o automatici di altri modelli.

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TEMPI DI RICARICA E PREZZI. In corrente alternata, il caricatore da 22 kW consente di recuperare 100 km in un’ora. In corrente continua, la potenza massima di 190 kW permette di guadagnare 200 km in soli 10 minuti. Un’auto pensata più per essere guidata, insomma, che ammirata in sosta alla colonnina — a patto di mantenere uno stile di guida moderato. Nella nostra prova tra Coira, Laax, Lucomagno e Oberalppass, abbiamo effettivamente raggiunto i valori dichiarati di autonomia, ma in autostrada le cose potrebbero cambiare. Il prezzo? Più vicino al segmento premium che al vero lusso, il che rende il posizionamento europeo non del tutto definito. In Svizzera la Lyriq AWD (Sport o Luxury) costa 83.200 franchi, poco meno di 90.000 euro. Gli optional sono pochi: il tetto apribile costa 2.000 franchi, la verniciatura bicolore altri 700. Di serie c’è solo l’argento metallizzato; le altre tinte partono da 950 franchi, fino ai 1.950 del rosso Radiant tristrato.

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