Peugeot P4: la Mercedes Classe G con la R moscia

Peugeot P4: la Mercedes Classe G con la R moscia

Negli anni ’70, l’esercito francese aveva bisogno di un nuovo veicolo 4×4 leggero per sostituire le ormai obsolete Jeep Willys e Hotchkiss M201. Tra i vari requisiti da rispettare, ce n’era uno particolarmente stringente: doveva essere francese. In quegli anni, però, i costruttori nazionali sembravano aver dimenticato il settore delle fuoristrada e non si dimostrarono particolarmente interessati alle necessità dell’esercito: 10.000 auto, d’altronde, erano un po’ pochine per giustificare i costi di progettazione e produzione di un mezzo completamente nuovo.

UNA JEEP ALL’EUROPEA. Di fronte a questi problemi, la Francia propose un’alleanza con la Germania Ovest e l’Italia. Obiettivo: realizzare una sorta di “Jeep europea”, con un potenziale di circa 50.000 veicoli da fornire agli eserciti dei tre paesi. Il problema era che ognuno di questi aveva esigenze diverse e spesso in contrasto tra loro, motivo per cui si andò in ordine sparso. In Italia nacque la Fiat Campagnola e in Germania la Mercedes Classe G, due fuoristrada dure e pure, mentre la Francia, ancora indecisa sul da farsi, “ripiegò” sulla Citroën Méhari (foto sotto).

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SI PUÒ FARE DI PIÙ. Settemila Méhari da affiancare alle ormai vecchie e stanche Jeep americane, però, andavano bene fino a un certo punto. Le necessità dell’esercito rimanevano pressanti e così il governo tornò a bussare alle porte della Citroën, della Peugeot e della Renault, che però ancora una volta non mostrarono alcun interesse. A meno che non si creasse un’alleanza ad hoc con partner internazionali. La Renault strinse un patto con la Fiat e trasformò la Campagnola nella TRM 500; la Citroën realizzò la C44 su base Volkswagen Iltis; la Peugeot propose la P4, costruita sulla base della Mercedes Classe G (foto sotto). La scelta dell’esercito transalpino cadde su quest’ultima, che era quella più in linea con le esigenze dei militari: spazio per quattro soldati, bagagli e armamenti, una radio e, come le vecchie Jeep Willys, la possibilità di essere trasportata in aereo e lanciata con un paracadute.

Mercedes-Benz Typ 240 GD, G-Modell der Baureihe 460; Station-Wagen kurz.

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UNA G CON LA R MOSCIA. Le Peugeot P4 (foto sopra) cominciarono a essere assemblate nello stabilimento di Sochaux a partire dalla fine del 1982. Il telaio a longheroni e traverse della Mercedes Classe G faceva il paio con i motori a benzina da 83 CV e a gasolio da 70 CV della Peugeot 504, mentre la trasmissione derivava da quella della 604 (la trazione integrale con differenziale centrale bloccabile, però, era tutto materiale Mercedes). La casa francese si occupava anche dell’impianto elettrico, di alcuni lavori sulla carrozzeria e della verniciatura finale: tutto il resto era realizzato dalla Mercedes. La Peugeot P4 si distingueva dalla Classe G per alcuni dettagli estetici, come la griglia anteriore con il logo del Leone e alcuni particolari interni. Inizialmente l’esercito francese ordinò 15.000 unità della Peugeot P4, ma l’ordine scese a 13.500 in seguito alla riduzione del personale militare. A partire dal 1985, la produzione della fuoristrada venne trasferita da Sochaux allo stabilimento Panhard a Marolles-en-Hurepoix, dove vennero prodotti altri 6.000 veicoli.

OGNUNA PER LA SUA STRADA. Mentre la Mercedes Classe G è diventata un’icona non solo del fuori strada ma della storia dell’auto, la “gemella” Peugeot P4 è rimasta confinata alla nicchia militare: alcuni esemplari furono costruiti con un allestimento civile, ma il modello senza la divisa non ottenne successo a causa di un prezzo elevato e delle modeste prestazioni. Inoltre, la Mercedes impedì di vendere la vettura al di fuori dei paesi africani vincolati da un accordo di difesa con la Francia.

Copyright: AutoMoto, Julien Jodry

Copyright: AutoMoto, Julien Jodry

LAVORANDO UN PO’ DI FANTASIA… Ma come sarebbe oggi la Peugeot P4, se la sua storia fosse continuata? Probabilmente il suo aspetto sarebbe molto simile a quello dell’attuale Classe G, diventando anch’essa sempre più raffinata, adottando motori anche molto potenti senza però tralasciare le sue incredibili qualità nel fuori strada. Ha provato a immaginare lo stile della nuova P4 Julien Jodry, che per la rivista francese AutoMoto ha realizzato dei disegni virtuali partendo proprio dalla 4×4 della Mercedes (sopra, una schermata dell’articolo e del disegno). Sulla carrozzeria della Classe G sono stati inseriti gli stilemi più recenti della Peugeot, dal nuovo logo fino alla firma luminosa formata da tre strisce di led che ricordano il graffio di un felino. 

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