Kalmar RS-7: Porsche 997 per volare in “off-road”

Kalmar RS-7: Porsche 997 per volare in “off-road”

Se andate sul sito della Kalmar Automotive – azienda danese specializzata in restomod di 911 sia classici che estremi – vedrete in alto a destra una piccola scritta, apparentemente innocua: “Ready for adventure?”. Cliccateci sopra, e vi si aprirà un mondo. La Kalmar non solo produce reinterpretazioni Porsche con gli attributi (da una mostruosa 959 moderna a 911 più rétro), ma organizza spedizioni in piena regola per i propri clienti (già, chiamarli viaggi di gruppo sarebbe riduttivo). Africa, Lapponia, Sud America, Alpi, deserti, ghiacci… roadtrip per tipi avventurosi, insomma per gente che non vuole passare il proprio tempo a riempire le boutique di Montecarlo. Alcune di queste avventure prevedono centinaia e centinaia di chilometri esclusivamente su ghiaccio e neve, o strade per il 75% non asfaltate, di conseguenza serve il mezzo giusto.

Kalmar RS-6

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LA PUOI AGGIUSTARE A MARTELLATE (SI FA PER DIRE). Nel 2024 la Kalmar presentò la RS-6, che nulla c’entra con la velocissima station wagon dell’Audi: si trattava di una sorta di 911 Dakar a buon mercato, una 996 rialzata, alleggerita, con nuove sospensioni e un differenziale autobloccante più efficace, più una serie di tante altre cosucce per renderla più a suo agio di una Cayenne nel fuori strada. Ora è arrivata la sua erede, la RS-7, stesso concetto ma su base 997. Questo sarà lo step finale delle 911 da assalto di Kalmar, che non toccherà le 991 o le 992 per un semplice quanto pratico motivo. “La 997 – spiega Jan Kalmar – ha ancora un telaio in acciaio, e se siete nel mezzo del nulla e qualcosa va storto ci potete lavorare con martello e saldatrice. Le successive generazioni hanno una complessa struttura di alluminio e acciaio legate insieme, più difficile da riparare in situazioni estreme e con strumenti semplici”.

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SUPER ATTREZZATA. Francamente, la Kalmar RS-7 sembra già pronta ad affrontare di tutto, senza bisogno di ulteriori evoluzioni. I passaruota sono stati allargati (rifatti in Kevlar), paraurti anteriore e posteriore ridisegnati per migliorare il raffreddamento e la dissipazione del calore, al posteriore spunta un discreto spoiler a coda d’anatra e il look da battaglia è completato da fari supplementari, luci a led e barre nel tetto con taniche di benzina e una ruota di scorta. A proposito di ruote… quei ruotini saranno anche buffi, ma sono stretti e chiodati, l’ideale per aderire al ghiaccio come un mollusco sulle rocce (per il fuori strada, invece, sono previste grosse gomme tassellate). Gli interni sono persino lussuosi, con sedili Recaro in pelle e tessuto, ma l’infotainment e l’hi-fi sono stati cestinati per ragioni di peso, sostituiti da un semplice tablet e speakers Bluetooth.

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A BUON MERCATO, MA NON CERTO REGALATA. E sotto la pelle della Kalmar RS-7, cosa si nasconde? L’altezza da terra cresce a un’impressionante quota di 24 centimetri, tutto il sottoscocca vanta protezioni in alluminio e le sospensioni, nelle quali c’è lo zampino della specialista TrackTive, sono idrauliche e a controllo elettronico. Il posteriore guadagna un differenziale autobloccante più robusto, mentre il motore è quello delle Carrera S del periodo, ossia il sei cilindri boxer da 355 CV (385 con il restyling). Per questa conversione pronta a tutto l’azienda danese chiede circa 100.000 euro, che sommati ai, diciamo, 50.000 per una 997 ben messa fanno 150.000 euro totali. Non sono pochi, ma sono decisamente meno rispetto agli oltre 230.000 che servono per una 911 Dakar

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