Porsche 911 Dakar: il folle viaggio da 33.000 chilometri
Secondo molti la vera ricchezza sta nell’avere tempo a disposizione per fare le cose che ci rendono felici. Tendenzialmente sono d’accordo, anche se mi sento di aggiungere che per fare le cose che ci rendono felici serve anche il vile denaro. Tempo e denaro. Certamente il signor Nguyen Hoang Anh dispone di entrambi in ottima quantità, visto che oltre ad acquistare una Porsche 911 Dakar in Vietnam, l’ha anche guidata per settantacinque giorni di fila in un viaggio piuttosto inusuale, lungo 33.000 chilometri.
IL DESERTO DEL GOBI. Mister Hoang Anh, che è proprietario di un’azienda di logistica, ha guidato la sua 911 Dakar dal Vietnam alla parte mongola del deserto del Gobi e ritorno, attraversando anche la Cina. Un viaggio che ha messo a dura prova la sportiva tedesca, che si è confrontata con temperature da -20 a +38 °C, percorrendo tratti costieri e strade di montagna fin quasi a 4.700 metri di altitudine, alternando corse in autostrada a lunghi controsterzi sugli sterrati.
UN VERO APPASSIONATO. Mister Hoang Anh, inoltre, ha dimostrato di essere un vero appassionato, non come tutti quei proprietari di supercar che le acquistano e poi le lasciano in garage a prendere polvere. Dopo sole sei settimane dal ritiro della sua Porsche 911 nuova di pacca è partito dal suo garage di casa a Ho Chi Minh City – conosciuta anche come Saigon – ed è partito in direzione del Gobi, senza avere nemmeno troppo tempo a disposizione, visto che l’inverno era alle porte.
NESSUNA MODIFICA. Alla domanda se abbia o meno effettuato modifiche sul veicolo, mister Hoang Anh risponde così “Non ho modificato la 911 Dakar prima del viaggio, perché è già progettata per situazioni estreme. Tuttavia, il mio corpo di 54 anni non lo è. Quindi per prepararmi, ho fatto un giro di prova di due giorni attraverso il Vietnam, coprendo 2.000 chilometri. Poi sono partito per il viaggio, in cui mi hanno accompagnato due amici che guidavano rispettivamente un pick-up e una suv”.
ZUFFENHAUSEN CHIAMA. I tre “esploratori” sono stati in contatto costante con i walkie-talkie e con gli smartphone. I primi giorni li hanno portati lungo la costa del Mar Cinese Meridionale, poi a ovest attraverso il Laos. Non hanno definito percorsi specifici, hanno deciso di fermarsi il minimo indispensabile, quindi solo di notte e per i necessari attraversamenti di frontiera che richiedono la registrazione. Dopo quasi tre mesi di avventure il viaggio è terminato e Mister Hoang Anh è stato invitato a Zuffenhausen per un incontro con Achim Lamparter, il responsabile del progetto 911 Dakar, che voleva sapere come si fosse comportata l’auto in un percorso così estremo.
