
Sultano del Brunei, solo le migliori Bugatti EB110
Mi aspettavo, mentre aprivo la cartella relativa alle Bugatti possedute dal sultano del Brunei, una sfilza infinita di Veyron e Chiron, ovviamente versioni ultra limitate o persino one-off. Poi mi sono ricordato che gli scatti trapelati sul finire dello scorso novembre risalgono ai primi anni 2000, quando la Veyron era ancora nel mezzo della sua travagliata gestazione e la Chiron ancora un pensiero lontano. Dobbiamo quindi “accontentarci” di sbirciare la collezione del sultano fermando l’orologio a oltre vent’anni fa. Avremmo potuto trovare scatti di eleganti e vetuste Bugatti Type 41 Royale, di Type 35 o magari di Type 57, ma il sultano ha puntato tutto sull’antenata della Veyron, la EB110.
CHE BELLEZZA E CHE “BELVA”. Fari squadrati, frontale a listelloni, portiere ad apertura verticale e una linea diversa da quella di tutte le rivali: la Bugatti EB110 lascia a bocca aperta sia per le sue prestazioni – è più veloce di una Ferrari F40… – sia per la sua raffinatissima meccanica. Il bolide italo-francese è mosso da un 3.5 V12 quadriturbo capace di fornire 560 CV, ha un telaio in fibra di carbonio, un sistema di trazione integrale che “simpatizza” per il retrotreno e una velocità massima superiore ai 340 km/h. Nel 1992 viene presentata la EB110 SS (Super Sport): più “spartana”, leggera e con 50 CV in più, per una punta massima di ben 351 orari.
SOLO IL MEGLIO DEL MEGLIO. Il sultano non ha perso tempo con le versioni base: ha fatto fare un paio di telefonate a Campogalliano e si è fatto spedire dall’altra parte del mondo quattro Bugatti EB110 SS, perché una sola probabilmente l’avrebbe fatto apparire povero agli occhi dei vicini. Prese d’aria a groviera, alettone fisso, decalcomanie Supersport e cerchi a 7 razze, le EB110 del sultano spiccano subito come “le supercar da battere nel 1992”, anche se sfortunatamente al momento sono ben lontane dal calcare una pista, o anche solo una strada. La prima Bugatti del sultano è di un accesissimo giallo con interni neri, la seconda è grigia con un intrigante abitacolo blu-viola, mentre la terza, un po’ più vissuta, è tutta nera, perfetta per una puntata di Man in Black. Ah, sul pavimento davanti al sedile del passeggero ha… una turbina.
GUSTI… VARIOPINTI. E la quarta EB110? È, come dire, caratteristica: la carrozzeria è nera, ma le fiancate sono decorate con una dozzinale (e francamente orrenda) livrea blu, gialla e rossa. La stramba combinazione di colori è ripresa anche dai fori delle prese d’aria e dai cerchi, per non parlare degli interni, che ricordano in maniera preoccupante la Volkswagen Polo Harlekin. È la dimostrazione che non bastano tutti i soldi del mondo, per comprare il buon gusto…