BMW Z4: in America è un successo tutto manuale
Di per sé questa non sarebbe una notizia sconvolgente, finché non le date una collocazione geografica. In Italia la cultura dell’automobile e del piacere di guida è ben radicata, decine di migliaia di appassionati che – nonostante il bel paese ci remi contro in mille modi – respirano ottani e meccanica, in Inghilterra la cosa è ancora più marcata (agevolati dal peculiare mercato che si ritrovano) e anche nel Sol Levante vanno alla grande. In America… beh passiamo da chi dorme abbracciato alla propria project car costruita in garage con un V8 e un telaio fai da te a chi metterebbe un cambio automatico anche a un criceto. Sfortunatamente la seconda fetta di persone è molto molto più ampia della prima, tanto che negli States va bene se le vetture con cambio manuale rappresentano il 2/3% del totale. Ecco perché ci stupisce che la BMW Z4 sia preferita con ampio margine se dotata di una bella leva analogica al posto dell’automatico ad otto rapporti.
UNA SCELTA DI CUORE. L’automatico ZF della Z4 è così tragico? In realtà no, anzi, evidentemente – a dispetto del fatto che la convertibile tedesca non sia una sportiva per ‘petrolheads’ nudi e puri – oltreoceano stanno iniziando ad apprezzare maggiormente il piacere di guida derivato dall’avere tre pedali, cominciando da un modello che unisce comfort a prestazioni notevoli. Oltretutto una Z4 manuale è una scelta costosa: solo la versione M40i (che monta il sei cilindri in linea da 340 cavalli condiviso con la Supra) in allestimento ‘Pure Impulse’ ha il privilegio della leva; di conseguenza bisogna essere proprio motivati!
PIACERE IMBATTIBILE. Il sei marce della Impulse è stato sviluppato appositamente per questa versione, con alberini e ingranaggi affinati per una maggior precisione tattile. Le prestazioni variano in maniera impercettibile rispetto alla versione automatica: lo 0-100 viene staccato in 4,6 secondi contro i 4,5 secondi della Z4 con due soli pedali, la velocità massima resta limitata a 250 km/h. La Z4 con cambio manuale ha impiegato cinque anni ad arrivare sul mercato, e gli USA hanno mostrato subito apprezzamento: il 65% degli americani ha optato per quell’insostituibile coinvolgimento alla guida rappresentato dai tre pedali, solo il 35% ha scelto il lato oscuro dell’automatico. Le vendite della Supra vedono percentuali praticamente identiche (a favore del manuale), e anche la M2 è stata scelta in larga parte col manuale, ma non quanto la Z4! Ci auguriamo – flebile speranza ma proviamoci – che questa tendenza non faccia che crescere, così che il buon vecchio cambio manuale torni nel cuore degli americani e delle case automobilistiche.