Ferrari 599 GTO, cavallino di razza pura cerca casa

Ferrari 599 GTO, cavallino di razza pura cerca casa

In principio fu la Ferrari 250 GTO: stupenda, esotica, la sportiva classica più desiderata, nonché tra le più costose al mondo. Un paio di decadi dopo arrivò la 288 GTO, fiera, con due turbo, una linea tagliente e le corse Dna: getterà le basi per la F40.

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BRUTALMENTE BELLA. Per i successivi 26 anni, il nulla. La sigla Gran Turismo Omologata rimane inutilizzata. La casa di Maranello sa bene di non poter abusare di quelle tre lettere e dei rischi che comporterebbe piazzarle su un’auto non adeguatamente meritevole. Poi, nel 2010, arrivò lei: la Ferrari 599 GTO. Brutalmente bella, ma con una certa classe, come un killer professionista addestrato a uccidervi nel modo più discreto possibile. Quante ne hanno fatte? Ovviamente 599…

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UN GRIGIO CHE SEDUCE. Uno di quei 599 esemplari sarà una delle star dell’asta che RM Sotheby’s ha organizzato per il prossimo  febbraio a Parigi. Prima notizia: la Ferrari 599 GTO che verrà battuta all’ombra della Tour Eiffel non è rossa, ma grigia con striscioline nere, mix perfetto tra eleganza e sportività, con le pinze dei freni gialle che fanno capolino dai cerchi a dieci razze bruniti a dare quel tocco racing che di certo non guasta, in una super granturismo d’alto rango. Sotto il lungo cofano della Ferrari 599 GTO pulsa un 6.0 V12 da 670 CV derivato da quello della Enzo che urla ben oltre quota 8000 giri ed è rigorosamente collegato alle sole ruote posteriori da un cambio robotizzato a sei marce.

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VALE UN PATRIMONIO. Questa Ferrari 599 GTO è stata consegnata a Roma nel novembre del 2010, e oltre alla verniciatura particolare ha coprimozzi in carbonio, stemmi neri e argento sulle fiancate e un sottile film protettivo su tutta la carrozzeria. Gli interni sono sobri e raffinati come l’esterno: sedili a guscio in carbonio con cinture a quattro punti e rivestimento in Alcantara scuro, quadrante del contagiri bianco, cuciture grigie e impianto dello specialista Bose. Il tocco più stiloso, tuttavia, è il rollbar posteriore, rivestito anch’esso in Alcantara. Bellissimo. Questa incredibile GTO ha appena ricevuto un “tagliandone” da 3.600 euro e – udite udite – è stata persino guidata: i tre proprietari hanno percorso, in tutto, 20.790 chilometri. Non è una percorrenza da giro del mondo, ma se non altro chi l’ha avuta tra le mani ha avuto il buonsenso di godersela sporadicamente. In molti la vorranno, in pochi potranno permettersela: la stima d’asta va da un minimo di 700.000 a un massimo di 850.000 euro.

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