Aston Martin Valhalla: 1079 CV che scalpitano
Un anno e mezzo dopo averne visto e toccato con mano uno dei primissimi prototipi, torniamo a parlare dell’Aston Martin Valhalla. La “sorella” minore della Valkyrie ha cominciato a far sognare a occhi aperti gli appassionati di hypercar ben prima che i muletti mettessero le ruote su strada. Se il look è di quelli che tolgono il fiato, il passaporto tecnico non è da meno: 1079 CV, 350 km/h (limitati elettronicamente), 2,5 secondi per “bruciare” lo “0-100”. Senza dimenticare l’importante valenza simbolica di quest’auto da sogno: è la prima supercar Aston Martin di serie con il motore centrale, nonché la prima mossa da un sistema ibrido ricaricabile alla spina. Il che, per quel che vale, le consentirà di percorrere un po’ di strada anche a corrente.
RECORDCAR. Naturalmente, in una macchina come l’Aston Martin Valhalla il senso dell’elettrificazione esula da ogni considerazione ambientalista e risiede, piuttosto, nell’esigenza di raggiungere potenze altrimenti difficili da raggiungere. Per questo, a fare da spalla al 4.0 biturbo a benzina da 828 CV (che, per gli amanti dei record, è il primo V8 con alberi motore piatti della casa ed è accoppiato a un inedito cambio robotizzato a doppia frizione con 8 rapporti), ci sono non uno, ma addirittura tre motori elettrici che mettono in campo altri 251 CV. I numeri contano fino a un certo punto, ok, ma non si possono non sottolineare i 207 CV/litro, perché nessun’altra Aston Martin stradale può vantare una potenza specifica così elevata.
NON PER TUTTI. Ne volete una? Beh, sappiate che per godersi come gli dei dei motori comandano un’auto come l’Aston Martin Valhalla bisogna essere dei quasi piloti, perché i 600 kg di deportanza che la tengono schiacciata a terra tra i 240 e i 350 orari, insieme a una messa a punto e a una gestione elettronica d’insieme ultra raffinata, daranno tutto l’aiuto del mondo, ci mancherebbe, ma per non farsi sopraffare da mille e rotti cavalli bisogna comunque avere una buona dose di manico. E poi c’è ovviamente il prezzo, per ora sconosciuto ma che i ben informati stimano in almeno un milione di euro, tasse escluse. La produzione partirà nel secondo trimestre del 2025 e ne faranno 999. Non sono poche, in assoluto, ma il consiglio, per chi ne ha la possibilità, è di mettersi già in fila…