L’ibrido per la Lotus deve essere Hyper

Una marcia indietro per andare avanti: la Lotus mette per ora da parte l’idea di diventare un marchio completamente elettrico e apre all’ibrido. Ma non a un ibrido normale, all’Hyper Hybrid. A margine del rendiconto sui risultati finanziari del terzo trimestre del 2024, il ceo del marchio inglese Feng Qingfeng ha annunciato che la nuova tecnologia ibrida in arrivo sui prossimi modelli della Lotus integrerà un motore a benzina che avrà una duplice capacità: funzionare come un range extender, quindi per produrre energia per la batteria che alimenta i motori elettrici, ma anche per far muovere direttamente le ruote quando necessario. 

PRESTAZIONI IN PRIMIS. Prima di tutto però, l’Hyper Hybrid della Lotus dovrà garantire prestazioni degne del marchio in ogni momento. A differenza di molti range extender che hanno prestazioni ridotte nel momento in cui devono occuparsi della trazione, la tecnologia della Lotus dovrà offrire ottime performance anche quando la batteria è completamente scarica. E, allo stesso tempo, permettere di ricaricare la batteria rapidamente. Quanto rapidamente? In modo 5 volte superiore al consumo di energia previsto per una normale situazione di guida, ha promesso Qingfeng. 

PLUG-IN ULTRA RAPIDA. Grazie alla combinazione del propulsore elettrico con quello a benzina, le Lotus con tecnologia Hyper Hybrid prometteranno un’autonomia totale di 1.100 km, decisamente più di quella della Eletre, che nella migliore delle ipotesi promette di fare 600 km tra una ricarica e l’altra. E, oltre alla carica da parte del motore a benzina, la batteria potrà fare il pieno anche attraverso una presa di corrente. In questo caso, l’architettura a 900 V consentirà di passare da 10 all’80% di carica in soli 10 minuti, se collegata naturalmente a un caricabatterie ultraveloce.