Alfa Romeo 33 Stradale: il Biscione da 333 km/h
Il Nardò Technical Center è il posto giusto dove poter testare le supercar più estreme. Il centro dell’Italia meridionale consente infatti di portare le vetture a velocità difficilmente replicabili in altri luoghi. Qui è stato portato il “prototipo 00” dell’Alfa Romeo 33 Stradale, dove i collaudatori hanno strutturato una sessione di prove per convalidare gli obiettivi prestazionali della supercar di Arese, tra cui la velocità massima di 333 km/h.
RETTILINEO INFINITO. Epicentro dei test è stato il Nardò Ring, l’anello dal diametro di 4 chilometri e una lunghezza di 12,6 chilometri: considerato la pista circolare per auto più veloce al mondo, è formato da quattro corsie, con diverse inclinazioni e relative velocità di compensazione che compensano la forza centrifuga, dando la sensazione di guidare in un rettilineo infinito. Qui il team dell’Alfa ha convalidato i dati dichiarati al momento del lancio, cioè la velocità massima di 333 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi. Prestazioni permesse non solo dal 3.0 V6 biturbo da oltre 620 cavalli, abbinato al cambio DCT a 8 rapporti che invia la potenza all’asse posteriore (dotato di differenziale elettronico a slittamento limitato), ma anche dalle linee scultoree della supercar a motore centrale, che consentono di avere le migliori performance aerodinamiche.
LA DANZA DI BALOCCO. Non era la prima volta che il prototipo dell’Alfa Romeo 33 Stradale scendeva in pista. La sessione a Nardò ha seduito infatti quella che si è tenuta al Proving Ground di Balocco, sull’iconica pista Alfa Romeo, che dal 1962 ospita lo sviluppo e la preparazione della auto più prestazionali del biscione oltre a quelle firmate Autodelta che hanno partecipato alle gare in F1, DTM e Super Turismo. E se in Puglia gli ingegneri dell’Alfa si sono concentrati sulla potenza bruta, a Balocco si erano invece focalizzati sulla “danza” tra le curve, osservando in particolare il bilanciamento, il sistema frenante e l’handling a velocità moderate e alte.
LA FACILITÀ DELLA SUPERCAR. Il primo test sul circuito vercellese è stato condotto a velocità moderata per valutare la precisione dello sterzo e la risposta dei freni, oltre alla guidabilità garantita dal sistema costituito dal telaio ad H in alluminio, monoscocca in fibra di carbonio e configurazione delle sospensioni. In alcuni tratti del misto Alfa, i collaudatori hanno disinserito il controllo di trazione, portando la vettura vicino alla sua velocità massima, con l’obiettivo di confermare che la 33 Stradale può combinare prestazioni da supercar con una facilità di guida sorprendente.
VEGLIA SAN BREMBO. Parlando di freni, l’impianto Brake-by-wire della 33 Stradale le consente di fermarsi in meno di 33 metri quando viaggia a una velocità di 100 km/h. Prodotti dalla Brembo per l’Alfa Romeo, i freni carboceramici garantiscono alte prestazioni e promettono una frenata reattiva con effetto di dissolvenza ridotto alle alte temperature. Davanti e dietro, i dischi sono ventilati e forati: all’anteriore hanno una pinza monoblocco in alluminio a 6 pistoni, mentre al posteriore ci sono 4 pistoni.