DS3: la hothatch di cui vi eravate dimenticati

DS3: la hothatch di cui vi eravate dimenticati

Nell’agosto del 2009, in occasione delle celebrazioni per i 90 anni di vita della Citroen, viene presentata la DS3, una compatta a 3 porte pensata per far concorrenza alla Mini, sia per il livello di finitura, sia per le motorizzazioni, che fin dal debutto si spingono da 70 a 155 CV con il valore più elevato raggiunto dal motore 1.6 turbo THP. Rispetto alla rivale britannica la 3 porte parigina prevale per le migliori misure di abitabilità e per il bagagliaio più capiente e funzionale, mentre cede qualcosa in termini di piacere di guida, complice il baricentro più alto e per l’assenza, almeno al debutto, di una versione davvero high-performance paragonabile alla John Cooper Works.

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PIATTAFORMA ECONOMICA, OPPORTUNAMENTE ADATTATA. Venduta in Francia dall’autunno del 2009, subito dopo il lancio al pubblico avvenuto al Mondial de l’Automobile di Parigi, e in Italia dalla primavera del 2010, la Citroen DS3 viene proposta negli allestimenti Chic, So Chic e Sport Chic e con i motori a benzina 1.4 VTi da 95  CV, 1.6 VTi da 120 CV e 1.6 Turbo THP 155 CV e con i turbodiesel 1.4 HDi da 70 CV, 1.6 HDi da 92 CV e 1.6 HDi da 112 CV, tutte unità motrici già presenti nell’offerta PSA. Nata sullo stesso pianale della Citroen C3 seconda serie (sempre a 5 porte), della Peugeot 207 e della Citroen C3 Picasso, la DS3 adotta un avantreno con geometria pseudo-MacPherson e un retrotreno a traverse deformabili, mentre l’impianto frenante prevede, sulle versioni più potenti, i 4 dischi.

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RACING IN 1000 UNITà: 207 CV E 235 KM/H. Poco tempo dopo la presentazione ufficiale della DS3 viene svelata quella che sarà, seppur per breve tempo, la versione di punta della gamma: la DS3 Racing. Questo modello adotta il 1.6 THP turbo portato a 207 CV, sostanzialmente lo stesso che più avanti verrà utilizzato sulla Peugeot RCZ, da cui differisce per le diverse caratteristiche nella distribuzione). Questa versione, riconoscibile dalla vistosa carrozzeria con cerchi in lega da 18 pollici verniciati e dalla foggia specifica, viene commercializzata a partire dal novembre dello stesso anno in tiratura limitata di soli 1000 esemplari. Oltre ai cerchi maggiorati, questa versione sfoggia anche particolari in carbonio e un estrattore posteriore. Anche l’assetto è stato rivisto: è ribassato ed irrigidito, per meglio supportare le prestazioni molto interessanti della vettura, che può accelerare da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e raggiungere i 235 km/h. 

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DALLA RACING ALLA WRC. In generale, l’intera messa a punto di questo modello è avvenuta con la collaborazione del team rallystico cinque volte campione del mondo Costruttori. E proprio questa vettura, dal 2011, è utilizzata dal double chevron in tale campionato, ma con il 1.6 potenziato a 300 cavalli circa, con cui si imporrà in 25 occasioni, mentre Sebastian Loeb vincerà due titoli iridati Piloti nel 2012 e 2013. Con la DS3 WRC Ogier vincerà 5 rally mondiali, Chris Meeke 2, Mikko Hirvonen e Dani Sordo uno a testa. Proprio a Sebastian Loeb è consacrata una serie speciale della DS3 Racing, proposta anche in una versione Cabrio che sarebbe più corretto chiamare “faux cabriolet” visto che mantiene l’arco in lamiera sopra ii cristalli laterali, mentre la capottina in tela, che può essere aperta e chiusa anche in movimento, purché sotto i 120 km/h, si ripiega elettricamente in soli 16 secondi fino ad appoggiarsi sul bordo superiore dello sportello del bagagliaio.

DS3 Racing Loeb

DS3 Racing Loeb

FARI ALLO XENON E POI IL DEBUTTO DEL BRAND DS. Nell’inverno del 2014 la DS3 viene aggiornata in alcuni dettagli estetici, segnatamente nei gruppi ottici (allo xenon davanti e con disegno 3D dietro) e nei motori, tra cui debutta un 3 cilindri da 1,2 litri e 110 CV, mentre il 1.6 THP passa a 165 CV. Nel 2015 nasce il marchio DS, in occasione del sessantennale della presentazione della leggendaria DS19 al Salone di Parigi del 1955: a seguito di questo cambiamento la Citroen DS3 diventa semplicemente DS3, nelle varianti hatchback e Cabrio, mentre un anno più tardi, è ormai il 2016, esordisce la versione di punta, aggiornata, la DS3 Performance dotata del 1.6 turbo ad alta pressione da 207 CV, ottimizzato nelle prestazioni e nei consumi, capace di toccare i 230 km/h e di passare da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi. 

DS3 BRM

DS3 BRM

LA SERIE NUMERATA BRM. Oltre alla versione “base” viene proposta una serie limitata e numerata BRM Cronographes, nata in collaborazione con la maison di orologeria francese di lusso BRM Chronographes. Niente a che vedere, beninteso, con la scuderia inglese di Formula 1 degli anni 60 e 70. Mai città di lancio fu più indovinato, visto che l’automobile è stata presentata in prima mondiale all’86a edizione del Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, nella Svizzera francese, la patria dell’orologeria di precisione. Come ogni prodotto di lusso anche questa vettura non è per tutti. Solo 39 fortunati hanno potuto apprezzarne gli interni lussuosi, il tetto nero lucido  e i gusci retrovisori coordinati e a contrasto rispetto al colore Gold Pearl Matt della carrozzeria, emblematico del logo DS Performance, esaltato dalla speciale calandra DS Wings in Grigio Hématite. Con l’auto poi ogni cliente ha ricevuto un esemplare numerato dell’orologio BRM V6 44 SA SQ DS3 Performance con personalizzazione del colore dell’edizione limitata: colore delle lancette come la carrozzeria, monogramma DS sulla corona di carica, cinturino con lavorazione e impunture a tema. Gli esemplari previsti per l’Italia di questa nuova e inusitata coppia sono estati sposti nei DS Store di Milano e Roma mentre il prezzo di listino era di 36.050 euro.

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UN FUTURO DA COLLEZIONE? Che si tratti di una semplice Citroen DS3 Racing, di una serie speciale Loeb, della DS3 Performance o della rarissima BRM Cronographes, la versione più pepata della DS3 merita la massima considerazione da parte degli appassionati e dei collezionisti: l’auto è ancora godibilissima su strada (in fondo era la controparte più raffinata della Peugeot 208 GTI, con un assetto un pizzico meno esasperato), ha finiture curate e ricercate e un buon livello di comfort. In più, la versione Cabrio regala un’esperienza di guida quasi en-plein-air unica in questa categoria di automobili. Quotazioni? Al momento delle nostre ricerche sui principali marketplace italiani, i prezzi proposti vanno da 7450 a 15.000 euro, oltre a una BRM Performance a 17.000 euro e a una Racing, descritta come la 200esima di 200, a 34.990 euro.

 

 

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