Il ping pong senza fine della Pagani Zonda Nero
La Pagani Huayra e la recentissima Utopia sono supercar considerate vere opere d’arte. Gioielli baciati da una bellezza rinascimentale e da una qualità maniacale; in più, vanno come dei proiettili. Tuttavia, per quanto questi due capolavori suscitino riverenza, non potranno mai eguagliare l’aura di magia che avvolge la prima creazione di Horacio, la Zonda.
MERAVIGLIA SENZA ETÀ. Tremendamente bella, audace, mossa da un V12 aspirato e annegata nel carbonio, questa supercar è ancora viva dopo venticinque anni, grazie al geniale argentino che un giorno sì e un giorno no ne rivela un nuovo esemplare unico (non che la cosa ci dispiaccia). L’esemplare di Zonda di cui vi parliamo oggi si chiama Nero e, per una volta, lo zampino di Horacio è solo parziale. Unica al mondo, la Pagani Zonda Nero è una delle one-off più eleganti e sobrie fra tutte quelle realizzate dalla casa, pur restando dannatamente ammaliante. Questa è la sua travagliata storia.
UNA POESIA A 12 CILINDRI. Rifinita in un elegante grigio Montercarlo, la Pagani Zonda Nero nasce nel 2003 da una S con il motore 7.3 da 555 CV di derivazione Mercedes. A ordinarla è un facoltoso uomo d’affari ungherese già possessore di una S 7.0 dello stesso colore della one-off. Disperandosi per la separazione dalla sua supercar mentre si rotola nelle banconote, il magnate la vende all’uomo che deciderà di dipingerne di rosso scuro metallizzato la parte bassa della carrozzeria.
EVOLUZIONE CONTINUA. Il terzo proprietario, uno spagnolo residente a Malaga, vernicia la parte superiore della Zonda in un raffinato bianco perlato e rifodera gli interni di rosso, con dettagli color panna; l’auto, in pratica, diventa metà rossa e metà bianca. Nel 2015 la filiale inglese della Pagani compra la vettura e la dipinge tutta di nero, ribattezzandola, indovinate un po’, Nero. Della serie la fantasia non abita a casa di tutti. Per quattro anni quella bellezza nostrana riposa in Italia (restando sempre targata inglese), e nel frattempo inizia a ricevere in dono qualche pezzetto della Zonda Tricolore, auto decisamente più teatrale. La Nero cambia proprietario ancora una volta, e ancora una volta la Pagani inglese la riacquista.
AAA CERCASI BUONGUSTAIO. A questo punto le cose si fanno serie. “Go big or go home”, come dicono gli americani. La Zonda Nero riceve tutte le specifiche della Tricolore, dalle prese d’aria periscopiche posteriori alle bielle in titano, con il 7.3 che arriva a fornire oltre 670 CV. Gli interni, invece, vengono foderati in Alcantara, carbonio e pelle di un acceso rosso scarlatto. La Zonda Nero finalmente è completa: elegantissima ma non certo timida, dal sound angelico e dalla potenza diabolica e ovviamente… con cambio manuale. Con queste specifiche così “osé” la Nero viene venduta al volo e finisce in America e ora è di nuovo in vendita, bella come non mai e con soli 20.000 chilometri all’attivo. Che ne dite, facciamo una colletta?